Leggi il programma della prof.ssa Spampinato, candidata a Preside

 

Elezioni del Preside per il triennio 2006-2008
Linee essenziali del Programma
della Prof.ssa Margherita Spampinato

 

Con la consapevolezza di poter mettere a frutto le esperienze e le competenze acquisite nell’esercizio delle responsabilità precedenti e attuali, intendo candidarmi alla Presidenza della Facoltà di Lettere anche per consentire alla Facoltà di aprire un dibattito costruttivo e democratico sui programmi che il futuro Preside dovrà realizzare nel prossimo triennio.

Quale futuro per la Facoltà di Lettere e Filosofia?  La Facoltà,  pur mantenendo la propria identità, dovrà contemporaneamente essere capace di rinnovarsi, diversificando, adattando e valorizzando il sapere umanistico, radicandosi nel tempo presente. L’immenso e secolare patrimonio storico, filosofico, letterario, artistico dovrà diventare il sapere della contemporaneità. È questa la sfida da superare, è così che la nostra Facoltà dovrà trovare la nuova identità; è così, senza snaturarsi, che dovrà definire la sua funzione sociale, conforme alla propria continuità istituzionale-disciplinare e ai bisogni dello sviluppo della nostra società; è così che  potrà soddisfare le istanze di una società sempre più esigente e dare concretezza all’ambizione di formare futuri professionisti nel tradizionale sbocco dell’insegnamento, nel settore dei beni culturali, nel settore dei mezzi di comunicazione, della psicologia, nella ricerca, in grado di coniugare la cultura letteraria, la tradizione artistica, le scienze umane e sociali con le nuove tecnologie. I valori etici costruiti sui saperi umanistici potranno contribuire a una gestione corretta del cosiddetto “villaggio globale”: oggi più che mai i grandi progetti culturali e ideali sono alla base  e conferiscono significato a importanti mutamenti sociali ed economici. I valori della cultura umanistica devono saper convivere con quelli della ricerca e dello sviluppo tecnologici, così da costituirne le radici fondanti e al contempo il valore aggiunto.

Principi di base

Tra gli obiettivi prioritari della Presidenza dovrà esserci quello di un governo collegiale che recepisca, in fase di dibattito, gli apporti dei singoli docenti e dei singoli settori, migliorando e arricchendo il lavoro istruttorio svolto dai C.d.L., dai Dipartimenti, dalle Commissioni.

Grazie a uno spirito di cooperazione e ad un ritrovato clima di serenità, la gestione della Facoltà dovrà elaborare, a garanzia di tutto e di tutti, un sistema di valori e parametri, ampiamente condiviso, sulla base del quale operare le scelte future
Obiettivo essenziale sarà anche un’efficace coniugazione del decentramento delle strutture con il coordinamento delle funzioni e delle pratiche di governo.
La massima trasparenza degli atti amministrativi sarà insieme presupposto e conseguenza essenziale di ogni iter decisionale. La messa in rete dei verbali di Facoltà permetterebbe, ad esempio, un accesso semplice e veloce a quanto viene deliberato dal C.d.F.
Lo spirito di appartenenza e l’interesse superiore dell’Istituzione dovranno ispirare il lavoro e l’impegno quotidiano di tutte le componenti della Facoltà affinché essa possa continuare a occupare degnamente il ruolo tradizionalmente svolto nell’ambito della formazione e della ricerca nella storia dell’Ateneo catanese.

Docenti

Occorre assicurare al sistema formativo e della ricerca di Facoltà un consistente apporto di giovani preparati, motivati e di alta qualità. Un obiettivo da porre non con parametri astratti, ma commisurandolo alle effettive esigenze della Facoltà e dei vari settori disciplinari per contrastare la tendenza, già in atto, all’allontanamento dalla ricerca universitaria dei giovani più dotati.
Accanto all’esigenza dell’ampliamento dell’organico se ne colloca un’altra, di non minore importanza, che deve tener conto degli sviluppi di carriera interni per i docenti che hanno maturato i titoli e che avanzano legittime attese di meritati riconoscimenti. Le future scelte della Facoltà, a partire dalla programmazione deliberata nel 2003 e mai più rivisitata e aggiornata  sebbene ciò fosse previsto nella delibera, dovranno necessariamente scaturire dall’individuazione di un sistema di criteri equi, discussi e condivisi collegialmente.
La Facoltà per raggiungere tali obiettivi dovrà impegnarsi per accrescere la sua quota di spendibilità all’interno dell’Ateneo, operando nelle sedi del governo senatoriale e amministrativo nella direzione di un ponderato riequilibrio delle risorse che riguardi sia la distribuzione dei punti in organico sia la ripartizione dei fondi di ricerca. 
Sarà indispensabile, inoltre, mantenere risorse aggiuntive grazie alle Convenzioni esistenti, rispettando rigorosamente le scadenze e i termini da esse previste ed esplorando al contempo la possibilità di stipularne altre, vista l’attuale tendenza da parte del territorio alla richiesta di attivazione di nuovi percorsi formativi da localizzare in sedi distaccate. Alla base di ogni iniziativa dovrà esserci, tuttavia, una prioritaria e dettagliata analisi delle risorse finanziarie disponibili per assicurare e garantire la qualità dei corsi e il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati, a garanzia degli studenti e della serietà della Facoltà.
Altre fonti di finanziamento potranno essere reperite attraverso il potenziamento dei rapporti tra Facoltà e Scuola Secondaria nei quali la Facoltà dovrà sapere mettere a frutto le proprie competenze e le capacità formative in quella che viene definita “educazione permanente”. La Facoltà ha già in sé la capacità di attrarre risorse esterne, pubbliche e private. Occorrerà organizzare corsi di formazione e aggiornamento in servizio che possano rispondere alla richiesta di training posta dal mondo produttivo e culturale circostante per una fascia di utenza non più soltanto limitata a quella giovanile (dai 18 ai 25 anni). Si dovrà tenere conto delle nuove aree professionali collegate ai Corsi di Laurea in Scienze della Comunicazione, in Beni Culturali, in Psicologia ma anche dei Corsi di Laurea ‘tradizionali’, non dimenticando, ad esempio, come molti problemi strategici, tattici e operativi  del management pubblico (soprattutto della comunicazione) affondino le proprie radici teorico-metodologiche  nel solco degli studi filosofici.

Didattica e Studenti

I Corsi di Laurea, possibilmente assistiti da assegnazione di nuovo personale,  dovranno assicurare offerte formative di qualità, mirando al continuo miglioramento, grazie a un’analisi e a una valutazione periodica dei risultati ottenuti, accompagnata in tempi rapidi da una azione di revisione e di messa a punto di processi correttivi. L’attuazione della riforma didattica che la Facoltà ha affrontato in questi ultimi anni è stata spesso difficoltosa e contraddittoria ed è chiaramente emerso come sia indispensabile rimettere in discussione opzioni già adottate per offrire soluzioni coerenti ai progetti formativi specifici dei vari Corsi di Laurea, per i quali, tuttavia, la peculiarità non va intesa come segmentazione dei saperi.
L’esigenza ormai imminente di dover adeguare i percorsi formativi alla definizione delle nuove Classi ministeriali richiederà alla Facoltà una seria riflessione condotta con modalità di trasparenza e collegialità sul progetto culturale che sta dietro al nostro laureato, una considerazione sui “saperi minimi essenziali” che il nostro laureato deve possedere al termine del processo di formazione.
Docenti e studenti devono essere protagonisti del processo di formazione, nel rispetto al tempo stesso della libertà e autonomia nell’insegnamento del singolo docente e della collegialità dei processi decisionali.
Il successo dello studente, che è il successo della Facoltà, potrà realizzarsi se si procederà, tenendo conto delle esperienze degli anni precedenti, a delineare un quadro didattico-formativo articolato e flessibile che comporti una riduzione ulteriore della parcellizzazione degli esami e una loro migliore e più funzionale distribuzione nel tempo.
Sarà opportuno, inoltre, assicurare un’impostazione omogenea delle prove in itinere.
Nel sito di Facoltà potrà essere inserito per un più facile reperimento e consultazione tutto il materiale di supporto alle lezioni che è possibile rendere disponibile on line (appunti, dispense, schemi, testi di conferenze). Il sito interattivo della Facoltà deve accogliere anche i documenti più significativi che il dibattito sull’Università produce, a cominciare, per esempio, alle relazioni sullo stato delle Università italiane pubblicate periodicamente dalla CRUI, dal CNVSU, dal Nucleo di valutazione.Verranno organizzati incontri periodici con i rappresentanti degli studenti, oltre a quelli già previsti nelle sedi istituzionali dal Regolamento di Facoltà, che va puntualmento reso esecutivo, al fine di garantire una loro maggiore partecipazione ai processi decisionali
Sarà necessario riqualificare e incrementare la didattica, progettando nuovi percorsi formativi per arricchire l’offerta, soprattutto a livello delle lauree specialistiche, che vede scoperti settori prestigiosi nella storia della Facoltà, e potenzialmente trainanti, come, ad esempio, quello archeologico.
Occorrerà, in ogni caso, tenere conto della peculiare tradizione culturale italiana che si nutre della memoria (la conoscenza dell’antico) e per la quale il classico si pone come ponte tra una tradizione passata che ci costituisce e un futuro culturale da costruire. Ad un  frequente richiamo alla perenne attualità delle radici classiche dell’identità europea si contrappone, tuttavia, contraddittoriamente, un continuo arretramento della cultura classica nei percorsi educativi e, di conseguenza, nella cultura generale. Il «futuro del classico» non è quell’icona senza spessore a cui spesso è ridotto nei palinsesti scolastici ma un comune humus culturale da indagare e condividere utilizzando efficacemente anche i più moderni strumenti della comunicazione: multimedialità e internet.
I percorsi formativi dovranno essere organizzati in maniera tale da portare a qualificazioni utilizzabili in area nazionale ed extranazionale senza dare luogo a insostenibili debiti  formativi.
Una maggiore attenzione dovrà essere rivolta al settore artistico, musicologico, teatrale e antropologico, incrementando quei rapporti con i locali Enti teatrali e musicali che vedono già coinvolta la Facoltà. Anche le proposte culturali del mondo giovanile in ambito artistico andranno accolte e potranno costituire momenti culturali di aggregazione a Catania e nelle sedi decentrate. La sede dell’ex Monastero, complesso prestigioso, dovrà essere sempre più un punto di riferimento e un centro di incontri diretti ad attrarre studenti e cittadini.
Sulla base di una sempre maggiore “centralità” dello studente, più consistenti risorse umane e finanziarie, nel quadro di una razionalizzazione delle risorse, andranno destinate alle azioni di tutoraggio e ai servizi di accoglienza (borse di tutorato o part-time per gli studenti, forme di incentivazione per i docenti), misure intese a facilitare il processo formativo degli studenti e a limitare al massimo il numero degli abbandoni.
Sarà compito della Facoltà, inoltre, di ampliare e di intensificare i programmi di internazionalizzazione che riguarderanno i corsi di laurea, i dottorati, la mobilità degli assegnisti di ricerca e dei borsisti che devono potere usufruire di soggiorni di studio o di stage all’estero, così come impongono la nascita dell’Europa unita, i processi di globalizzazione del sapere  e lo Spazio europeo della formazione superiore e della ricerca.
La Facoltà, inoltre, dovrà valutare l’opportunità di organizzare Master o corsi di formazione permanente, proponendosi come organo centrale nella definizione di linee di ricerca comuni dalle caratteristiche multidisciplinari che sappiano utilizzare tutte le opportunità finanziarie disponibili: ministeriali, comunitarie, regionali, fatta salva la libertà di ricerca dei singoli docenti o di gruppi di docenti coordinati.

Dipartimenti

L’imprescindibile connessione tra ricerca e didattica richiede che la Facoltà intrattenga stretti rapporti con i Dipartimenti a cui afferiscono i propri docenti, nel pieno rispetto dell’autonomia dipartimentale, assicurando a essi, sulla base delle disponibilità del budget e in proporzione sia al numero dei docenti sia alla produttività scientifica del Dipartimento stesso secondo parametri europei di produttività, risorse finanziarie per assegni di ricerca, attrezzature e acquisto libri che non siano elargizioni occasionali a discrezione del Preside, ma disponibilità con assegnazione immediata sulle quali i Dipartimenti possano contare per una corretta programmazione annuale dei finanziamenti dei progetti di ricerca.
Sarà compito della Segreteria di Facoltà di rendere note nel modo più tempestivo possibile tutte le forme di finanziamento regionale, nazionale e comunitario a cui i Dipartimenti e i Gruppi di ricerca possono partecipare  e di coordinare le attività di ricerca dei docenti delle Facoltà, agendo ovviamente di concerto con analoghe iniziative attivate dall’Ateneo, al fine di renderle più efficaci e più operative.
In questa direzione la Facoltà potrà svolgere un utilissimo ruolo di spinta nella valorizzazione, incentivazione e promozione dell’attività di ricerca, favorendo altresì la cooperazione scientifica tra i vari Dipartimenti che permetta lo sviluppo di progetti di ricerca congiunti con caratteristiche multidisciplinari.

 

Polo Umanistico

Occorre incrementare i rapporti con le altre Facoltà umanistiche con azioni culturali e formative che puntino a una fruttuosa cooperazione piuttosto che a una sterile competizione senza che ciò comporti una divaricazione ideologica tra scienze tecnologiche e scienze umanistiche. La Facoltà dovrà costituire un asse portante collegato al territorio, connesso alle altre Facoltà siciliane, acquistando una collocazione forte nel contesto nazionale e internazionale, con particolare riferimento al bacino del Mediterraneo.

Biblioteca

La Biblioteca dell’ex Monastero dei Benedettini, che offre un servizio comune alla Facoltà di Lettere e a quella di Lingue, costituisce il fulcro dell’attività di ricerca e pertanto deve risultare sempre più funzionale nei servizi per docenti e studenti grazie ad interventi che richiedono innanzitutto un potenziamento e una ridefinizione della pianta del personale addetto.  Andrà finalmente definito lo Statuto e il Regolamento della Biblioteca.
 L’arricchimento del patrimonio librario va perseguito con ogni mezzo, esplorando tutte le possibilità finanziarie disponibili: ministeriali, comunitarie, regionali. Andrà organizzata un’offerta più raffinata di servizi multimediali  che permetterà nuove forme di consultazione e riproduzione cosicché la Biblioteca possa divenire un luogo di ricerca e di studio reale e virtuale.
La Facoltà dovrà farsi carico del funzionamento e della fruibilità delle biblioteche settoriali esistenti.

Personale tecnico-amministrativo

Per quanto riguarda il personale tecnico-amministrativo, assottigliato dai pensionamenti e il cui carico di lavoro è andato sempre più crescendo con i nuovi modelli organizzativi e i nuovi corsi, nell’immediato futuro andranno non solo valorizzate le professionalità già impiegate e lo sviluppo delle carriere attraverso corsi di formazione, ma occorrerà anche ottenere dagli organi di governo dell’Ateneo un incremento dei punti in organico. Incontri frequenti con il personale della Presidenza, della Segreteria Studenti, dell’Ufficio Tecnico, della Biblioteca permetteranno di focalizzare i problemi in maniera interattiva e di proporre soluzioni adeguate che nascano dalle competenze e dalle esperienze sul campo.

 

Vivibilità dell’ex Monastero

Per facilitare il raggiungimento del Monastero, la Facoltà, in concorso con la Facoltà di Lingue e con la Facoltà di Scienze della Formazione, dovrà richiedere alle autorità municipali che la Piazza Dante sia adeguatamente servita dalle linee di trasporto urbano; inoltre non è più dilazionabile una pronta soluzione del problema del parcheggio, che deve essere garantito a tutti gli utenti.
La sede della Facoltà è uno straordinario monumento che viene sempre più richiesto dalla Città e dal Territorio come sede di manifestazioni culturali. Va resa esecutiva la scelta di istituire una Fondazione (il cui statuto è stato già approvato dal Senato Accademico) per la valorizzazione del monumento, ma va altresì posto il problema della necessità che gli Enti locali e tutte le Istituzioni interessate si facciano carico dei non lievi impegni per la sua manutenzione con contributi ad hoc. A tal fine appare opportuno indire una conferenza di servizi per programmare collaborazione e interventi.

Conclusioni

I punti programmatici essenziali sopra esposti scaturiscono dalle mie esperienze e dalle competenze acquisite ma anche dai generosi e disinteressati suggerimenti di numerosi colleghi che mi hanno sollecitato a candidarmi. Essi richiedono per la loro realizzazione un lavoro comune improntato a una forte compattezza da parte della Facoltà che non può che scaturire dal reciproco rispetto tra i colleghi, le studentesse e gli studenti, il personale tutto, da una partecipazione attiva di tutti ai momenti decisionali, da un fattivo spirito di collaborazione con le Facoltà dell’area umanistica.
Si tratta di un programma “aperto” a ulteriori suggerimenti e precisazioni che sollecito e che accoglierò con gratitudine per definire un concreto piano di lavoro in un confronto sereno e costruttivo nell’interesse superiore della Facoltà.
Ringrazio i Colleghi, il Personale amministrativo, gli Studenti per l’attenzione che ad esso vorranno prestare.

Margherita Spampinato


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