Legge di Stabilità, via libera alle assunzioni al Ciapi di Priolo?

PER OLTRE 3200 LAVORATORI DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE SI APRIREBBERO LE PORTE PER UN LAVORO CONTINUATIVO NEL TEMPO CON L’ENTE DI FORMAZIONE REGIONALE CHE OPERA IN HOUSE PROVIDING.

Approvata la norma che autorizza le assunzioni temporanee dei lavoratori del settore della formazione professionale presso il Ciapi di Priolo? Dalla lettura di alcuni passaggi della legge di Stabilità approvata dal Parlamento siciliano lo scorso 15 gennaio parrebbe così. Difatti, il secondo comma dell’articolo 23 della citata legge, in merito al contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica delle società a partecipazione regionale, introduce un principio derogatorio sul divieto di assunzioni. Riportiamo integralmente il testo interessato.

“In deroga al divieto di nuove assunzioni di cui al presente comma, le società pubbliche regionali risultanti dal processo di razionalizzazione, per l’espletamento dei servizi affidati dagli enti soci committenti in regime di in house providing, previa determinazione e nei limiti dei reali fabbisogni di personale, possono assumere personale, già in servizio effettivo alla data del 31 dicembre 2009, in possesso dei requisiti di legge, presso le società poste in liquidazione, destinatario delle procedure di licenziamento collettivo promosse ai sensi della legge n. 223/1991 per cessazione di ogni attività”.

Se la volontà del Governo regionale, che lo ha scritto e voluto, e del Parlamento regionale, che lo ha approvato, era quella di garantire la prosecuzione delle attività sia del personale transitato dagli enti di appartenenza al Ciapi di Priolo attraverso il progetto Spartacus che di quello candidato al bando Prometeo anche dopo le scadenze progettuali, il testo sembrerebbe disciplinare proprio questa ipotesi.

Sarebbe utile che l’esecutivo e l’amministrazione regionale potessero nei prossimi giorni chiarire la portata della norma che, se dovesse superare il vaglio del Commissario dello Stato, potrebbe mettere fine all’emergenza occupazionale nel settore della formazione professionale. O quanto meno dare una risposta positiva ad una cospicua parte di lavoratori in attesa di collocazione lavorativa.
Sono infatti circa mille e 800 gli operatori impegnati al Ciapi attraverso il progetto Spartacus che vedrebbero finalmente più roseo il loro futuro. Stessa cosa potrebbe dirsi per i mille e 415 lavoratori che dovrebbero transitare all’ente formativo di proprietà della Regione siciliana con il progetto Prometeo, e che dovrebbero poter lavorare anche dopo lo scadere dei sette mesi.

Si dovrebbe trattare sempre di contratti a termine, la novità consisterebbe però nel fatto che al Ciapi potrebbero essere affidati in futuro altri progetti, anche pluriennali, che gli consentirebbero di utilizzare la platea di lavoratori del settore formativo per un lasso di tempo maggiore. Con questa norma il Ciapi assumerebbe sempre più il ruolo di Agenzia del settore dove confluire i lavoratori fuoriusciti dagli enti formativi per varie ragioni.

Giuseppe Messina

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