Legge 40, la Consulta abolisce l’obbrobrio. Per le coppie sterili torna la speranza

Migliaia di coppie italiane, da oggi, possono tornare a sperare. La Corte Costituzionale, infatti, nell’attesissima sentenza di oggi, ha demolito uno dei divieti più ‘pesanti’ della Legge 40, alias le norme in materia di procreazione medicalmente assistita, considerate  un vero e proprio “obbrobrio giurdico”e tra le più restrittive al mondo.

Il divieto giudicato incostituzionale é quello della fecondazione eterologa, ovvero il ricorso a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi nei casi di infertilità assoluta.

La Corte costituzionale, nell’odierna Camera di Consiglio – si legge in una nota della Consulta -, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale degli articoli 4, comma 3, 9, commi 1 e 3 e 12, comma1, della Legge 19 febbraio 2004, n. 40, relativi al divieto di fecondazione eterologa medicalmente assistita”.

La sentenza della Consulta,  dovrebbe così porre la parola fine al cosiddetto ‘turismo’ procreativo. Almeno 8mila coppie l’anno sono state  costrette ad andare all’estero per esaudire il loro sogno di un figlio, con un notevole carico di stresse di costi.  Viaggi della ‘speranza’  verso quei Paesi in cui la legislazione in materia è sempre stata più ‘illuminta’. Dalla Spagna, al Belgio, fino alla cattolica Polonia.

L’Italia, nel panorama delle democrazie moderne, era l’unica eccezione: “Peggio di noi solo il Costarica- aveva  detto il Profosser Ettore Cittadini, pioniere della fecondazione assistita, in questa intervista a LinkSicilia in cui raccontiamo le assurdità di una legge oscurantista che ha causato non pochi danni a migliaia di italiani e demolita, pezzo dopo pezzo, dai Tribunali ordinari, dalla stessa Consulta (in sentenze precedenti a quella di oggi) e dalla Corte per i Diritti dell’Uomo.

Il divieto di fondazione eterologa rimane in Turchia e in Lituania.

“La sentenza di oggi della Corte Costituzionale che ha cancellato il divieto di eterologa previsto dalla legge 40 del 2004 ha valore di legge e non è oppugnabile. Da oggi non potrà mai più essere emanata dal Parlamento una legge che prevede il divieto di fecondazione di tipo eterologa. Tale decisione vale per tutti i cittadini italiani che hanno problemi di sterilità. Nessun vuoto normativo, ma con la legge 40 così modificata garanzie per i nati e per le coppie”  dichiarano l’avvocato Filomena Gallo e Gianni Baldini, legali del procedimento di Firenze che ha portato alla sentenza di oggi e di altri 17 casi simili, e rispettivamente Segretario dell’Associazione Luca Coscioni e docente università di Firenze.

“E’ una grande vittoria per la civiltà. Finalmente è stato cancellato un divieto che rappresentava una vergogna per l’Italia e che permetterà l’accesso alle cure per le coppie sterili. Da domani in Italia le coppie che vorranno accedere a questa tecnica non saranno più costrette ad andare all’estero”.

“E’ bene chiarire – spiega l’associazione – che non c’è alcun rischio di commercializzazione di gameti. Con la sentenza di oggi si chiude una pagina nera del nostro Parlamento: le famiglie che hanno fino ad adesso subito le conseguenze della legge 40 e dei suoi assurdi divieti non potranno essere risarcite. Ma si apre una via per tutte quelle coppie che ora non saranno più discriminate e potranno ricevere tutte le cure e l’assistenza per costruirsi una famiglia, senza doversi affidare a costosi e rischiosi viaggi della speranza all’estero”.

 

Per saperne di più:

10 anni della Legge 40/ Prof Cittadini: “Peggio dell’Italia solo il Costa Rica. Si ricominci da capo”. E Papa Francesco fa ben sperare…

 

In Sicilia riproduzione assistita per una donna su cinque


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