Le Iene a Palermo, picchiati La Vardera e un operatore Per un servizio sui furbetti del reddito di cittadinanza

Ismaele La Vardera e un operatore de Le Iene, al lavoro per un servizio a Palermo, sono stati aggrediti prima verbalmente e poi fisicamente, tanto da finire in ospedale. La Vardera, che nel 2017 si era candidato a sindaco della città salvo poi rivelare che era tutto un bluff, stava lavorando a un’inchiesta sul reddito di cittadinanza e sui cosiddetti furbetti che ne usufruiscono pur non avendone i requisiti: un tema, questo, che continua a essere sotto le attenzioni di stampa e forze dell’ordine.

«Stavamo intervistando uno di questi furbetti che pur lavorando percepisce il reddito di cittadinanza – ha raccontato la Iena – A un certo punto ha iniziato a inveire contro il cameraman, poi ha fatto altrettanto nei miei confronti». L’intervistato ha strappato il microfono dalle mani di Ismaele e ha iniziato a picchiarlo in testa all’operatore. Nell’alterco sono volati schiaffi e pugni anche verso la Iena che fortunatamente non ha riportato gravi conseguenze. L’operatore è dovuto andare al pronto soccorso dove gli è stato riscontrato un trauma cranico, con cinque giorni di prognosi.

«Non è bello dover lavorare e sapere che qualcuno può perdere la pazienza e finire alle mani – continua La Vardera – Mi sento di ringraziare le forze dell’ordine che sono intervenute in maniera esemplare. Il mio ringraziamento va anche al prefetto per la solidarietà espressa». Non è la prima volta che Ismaele viene aggredito durante il suo lavoro a Palermo: ad aprile stava indagando assieme all’autore e operatore Massimo Cappello sulla morte misteriosa di Aldo Naro, il 25enne palermitano ucciso nel 2015 davanti alla discoteca Goa, allo Zen, sempre a Palermo. Durante le riprese per il servizio sono stati aggrediti, finendo entrambi in ospedale. E qualche tempo prima il giovane giornalista era stato schernito da un gruppo di tifosi, al grido di sbirro e cornuto, durante una partita del Palermo calcio.

«A Ismaele e al nostro operatore – si legge sul sito del programma tv – vanno un abbraccio grandissimo, certi che continueranno a lavorare con la passione di sempre senza farsi intimidire. Forza ragazzi».


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