Le ‘grinfie’ dell’Alitalia sulla Sicilia

Che effetti potrebbe avere per la Sicilia la manovra di stampo monopolistico portata avanti in questi giorni dall’Alitalia? Pessimi, perché la nostra Isola, negli anni della cosiddetta Prima Repubblica, ha pagato a caro prezzo il monopolio dell’Alitalia. Per decenni i siciliani, avendo a disposizione soltanto la ‘minestra’ della compagnia di bandiera, sono stati costretti a pagare a ‘sangue di papa’ il trasporto aereo che veniva gestito da Alitalia.
Ricordiamo che la politica della Prima Repubblica non è mai riuscita a imporre ad Alitalia tariffe ‘umane’ per il Sud del Paese e, in particolare, per la Sicilia, costretta per decenni a fare buon viso a cattivo gioco. Anche allora non si contavano gli ‘appelli’ all’Italia “una e indivisibile”, al nostro “Paese unito”, ai “grandi valori del Risorgimento” e bla bla bla. Poi, però, la compagnia di bandiera succhiava il sangue degli utenti siciliani che – cavoli loro – non avevano alternativa e dovevano pagare (i biglietti salatissimi) e sorridere!
La fine della Prima Repubblica e la perdita del monopolio da parte di Alitalia – che stava per chiudere e che purtroppo è stata salvata chissà con i soldi di chi – ha determinato la liberalizzazione del settore e un costo dei biglietti finalmente molto più bassi per noi siciliani.
Ora, però, le cose si mettono di nuovo male. Come sempre avviene in Italia, le truffe ai danni del Sud si organizzano all’insegna dei grandi principi. Mentre al governo c’è Mario Monti, che un giorno sì e l’altro pure ci spiega l’importanza delle liberalizzazioni, Alitalia – muto tu e muto io – sta provando a tornare ad acquisire il monopolio del trasporto aereo in Sicilia accaparrandosi Wind Jet e Blue Express. Se l’operazione riuscirà – e il governo Monti fino ad oggi non ci sembra che lo stia impedendo – i siciliani torneranno a pagare i biglietti aerei salatissimi.
I ‘Forconi’ della Sicilia in questi giorni sono in attesa di sapere che cosa risponderà Roma alle loro richieste. Ebbene, la prima risposta è arrivata: volete la defiscalizzazione della benzina, il sostegno reale alle produzioni agricole mediterranee oggi massacrate dalla sleale concorrenza delle produzioni cinesi, asiatiche e nord africane? Bene, intanto beccatevi il nuovo monopolio di Alitalia che vi farà un mazzo tanto’ ogni qual volta dovrete mettere piede su un aereo. Tiè!
E la politica siciliana che fa? Una voce di dissenso, rispetto agli ‘inchini’ della politica italiana verso il professore Monti è rappresentata, i Sicilia, dal parlamentare del Pd, Pino Apprendi. Che, in un comunicato, senza tanti giri di parole, scrive: “L’Alitalia, in controtendenza rispetto al governo Monti, che sta provando a liberalizzare alcuni settori dei servizi in Italia, sta provando a monopolizzare io servizio di trasporto aereo in Sicilia. L’anti trust deve intervenire per impedire che Alitalia fagociti le compagnie aeree Wind Jet e Blue Express. Sarebbe, questo, un grave danno per gli utenti siciliani che hanno trovato nelle due suddette compagnie, la possibilità di risparmiare nelle tariffe aeree capestro di Alitalia”.
“La Sicilia – conclude Pino Apprendi – è sempre più isolata nei trasporti rispetto all’Italia. Prima le ferrovie, che hanno eliminato i treni per il Nord, adesso l’Alitalia. Non possono isolarci ulteriormente”.

Nota a margine

E’ la Sicilia a ‘sognare’ il ‘separatismo’, o è l’Italia che sta provando a ‘separare la nostra Isola?

Apprendi dice bene: nei fatti, un conto è la Sicilia, altra e ben diversa cosa è l’Italia. Dicono che la Sicilia, negli ultimi mesi, starebbe cominciano a rispolverare il sogno separatista. In realtà, è l’esatto contrario: è l’Italia che sta spingendo la Sicilia verso l’isolamento. Dalla fine degli anni ‘80 ad oggi le Ferrovie non hanno fatto altro che smantellare tratte. La soppressione dei treni verso il Nord Italia di qualche mese fa è solo l’ultima puntata di una tragedia sociale ed economica che le Ferrovie italiane portano avanti da decenni con cinismo e determinazione.
Ora arriva anche Alitalia che cerca di monopolizzare il servizio di trasprto aereo da e per la Sicilia. E se lo fa, beh, non lo fa per offrire ai siciliani prezzi concorrenziali, ma per imporgli, come ha fatto negli anni della Prima Repubblica, tariffe-capestro.
Questo avviene mentre le banche del Centro Nord Italia stanno cercando di impossessarsi dei terreni dei piccoli agricoltori siciliani indebitati. Il tutto mentre il governo regionale retto da Raffaele Lombardo, con una sfacciataggine che è pari solo alla propria incapacità politica e amministrativa, ci dice che con Roma la trattativa in corso riserverà esiti positivi per la Sicilia. Infatti, presidente Lombardo: il primo esito positivo lo stiamo vedendo: il ritorno del monopolio Alitalia.
Presidente, di grazia, quando pensa di tornarsene a casa, visto che, fino ad oggi, lei e il suo governo avete prodotto solo enormi danni alla Sicilia?

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Che effetti potrebbe avere per la sicilia la manovra di stampo monopolistico portata avanti in questi giorni dall’alitalia? pessimi, perché la nostra isola, negli anni della cosiddetta prima repubblica, ha pagato a caro prezzo il monopolio dell’alitalia. Per decenni i siciliani, avendo a disposizione soltanto la ‘minestra’ della compagnia di bandiera, sono stati costretti a pagare a ‘sangue di papa’ il trasporto aereo che veniva gestito da alitalia.

Che effetti potrebbe avere per la sicilia la manovra di stampo monopolistico portata avanti in questi giorni dall’alitalia? pessimi, perché la nostra isola, negli anni della cosiddetta prima repubblica, ha pagato a caro prezzo il monopolio dell’alitalia. Per decenni i siciliani, avendo a disposizione soltanto la ‘minestra’ della compagnia di bandiera, sono stati costretti a pagare a ‘sangue di papa’ il trasporto aereo che veniva gestito da alitalia.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]