Le grinfie della Massoneria sul Quirinale

A Rimini, da Venerdì a Domenica, la convention del Grande Oriente d’Italia. Ufficialmente, una sorta di primarie per designare il successore del Gran Maestro, Gustavo Raffi giunto al suo terzo mandato. Un’assemblea cui partecipano 2000 liberi muratori in rappresentanza di 22.000 iscritti e di 75 logge massoniche per indicare il probabile successore del Gran Maestro uscente e tutto non senza un contorno di polemiche e strascichi che hanno coinvolto autorevoli esponenti della massoneria e, in primo luogo, il Gran Maestro nelle vicende del Monte dei Paschi di Siena.

Queste primarie, così come le definisce Alberto Statera su Repubblica nel suo articolo di giovedì 4 aprile, sono un crocevia tra alta burocrazia e finanza, gabinetti ministeriali e tribunali, vertici delle forze armate e università, grandi imprese ed esponenti del giornalismo e della politica in una sorta di redde rationem tra massoneria di sinistra e massoneria di destra con una varietà di candidati esponenti dei due schieramenti che aspirano, tra cazzuole, triangoli, compassi, talismani, spadoni, grembiuli ed occhi di Dio alla più alta poltrona di Gran Maestro dell’Ordine di Palazzo Giustiniani e, di conseguenza, così da incidere, come è stato per 150 lunghi anni, tra luci ed ombre (più ombre che luci, a dir la verità) sui destini economici e politici del nostro Paese. (sopra, a sinistra, foto tratta da ilfattoquotidiano.it)

Folta è la pletora, in questa tre giorni di Rimini, dei venerabili aspiranti alla massima carica del Grande Oriente d’Italia ed in rappresentanza dei vari schieramenti per il controllo politico della Massoneria. I papabili e i più accreditati si restringono ai nomi di Stefano Bisi, vicedirettore del Corriere della Sera, del professore universitario, Moris Grezzi, ex Forza Italia, dell’ultraberlusconiano, il commercialista ed attuale tesoriere, Giovanni Esposito, dell’ex vice Sindaco socialista di Livorno accreditato a sinistra, Massimo Bianchi, del calabrese (la Calabria è la seconda regione d’Italia per numero di “fratelli” aderenti al GOI), che vanta per questo buone chances di successo, Antonio Temerario; ed infine il toscano Gioele Magaldi, grande contestatore ed oppositore dell’attuale Gran Maestro Raffi, così da fondare a sua volta una loggia scissionista, il “Grande Oriente Democratico”.

Questo è il quadro, ben illustrato nell’articolo di Alberto Statera, della Massoneria Italiana in questa tre giorni di Rimini in cui, in una sorta di primarie, si procederà a designare il successore di Gustavo Raffi. Ma la dovuta riflessione che l’articolista di Repubblica non si pone – e che invece si sarebbe dovuto porre – è come mai questa convention, cui partecipano anche fratelli provenienti da ogni parte del mondo, è stata convocata ad appena 15 giorni dalla elezione del nuovo Presidente della Repubblica Italiana.

E’ legittimo pensare che riunendo i fratelli a Rimini, molti dei quali siedono negli scanni del Parlamento italiano, si potesse, in tal modo, dare un orientamento di voto verso quei candidati alla presidenza della Repubblica sensibili alla Massoneria, ossia a quella agenzia – così come la definisce Paolo Prodi, fratello dell’ex presidente del Consiglio – produttrice di etica nella storia dell’Occidente.

Del resto, a tal proposito è illuminante quanto sostenuto in una nota, alla vigilia di questa kermess di Rimini, dal Gran Maestro uscente del GOI Gustavo Raffi: “L’assise di Rimini ha come tema: ‘Liberi di costruire. Responsabilità, partecipazione e rinnovamento. L’etica del cittadino e il coraggio delle scelte’. Oggi non possiamo restare ai margini delle scelte, non possiamo restare a bordo campo, essere cittadini – prosegue nella nota Raffi – significa costruire un destino comune, non sudditi, ma protagonisti del nostro tempo e delle nostre scelte”.

E la prima scelta immediata, guarda caso, fra quindici giorni è quella dell’elezione del Capo dello Stato a cui, è più che legittimo pensare, la Massoneria è interessata e per la qual cosa certo non resterà a guardare. Del resto, i candidati graditi e sensibili ai richiami massonici, da sostenere sono numerosi e non v’è che l’imbarazzo della scelta.

Chissà se da Rimini verrà la giusta indicazione. Chi vivrà vedrà Honni soit qui mal y pense

Foto di prima pagina tratta da centrosangiorgio.com

 

Ignazio Coppola

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