Le belle parole di Renzi che sanno tanto di vecchia politica

INVECE DI CHIACCHIERE IL GOVERNO NAZIONALE DOVREBBE RESTITUIRE I SOLDI CHE HA TOLTO ALLA SICILIA CON LA COMPLICITA’ DEGLI ‘ASCARI’ DEL GOVERNO REGIONALE

di Carmelo Raffa

La Sicilia deve riprendersi da sola. Niente promesse e niente impegni per la ripresa e molti di noi si chiedono: perché Matteo Renzi, alla vigilia di Ferragosto aveva tempo da perdere ed è ritornato in questa triste Isola?

Ha fatto bene il Premier a ricordare a Crocetta & Co. che bisogna operare fino in fondo per utilizzare i 40 miliardi dei fondi europei. Renzi ha ripreso le parole del suo predecessore, Enrico Letta: “L’Italia riparte se riparte dal Sud del Paese”. Però il capo del Governo deve rendersi conto che con le sole belle parole si fa solo vecchia politica e tutto rimane come prima.

La gente vuole vedere fatti concreti, a cominciare dalle realizzazioni di opere promesse dallo Stato ed i cui lavori sono stati avviati e poi sono stati sospesi per mancanza di fondi.

I siciliani, caro Presidente Renzi, sono stanchi di assistere alle passerelle dei big delle Istituzioni, perché hanno constatato e continuano a constatare che in questo modo non hanno risolto e non risolveranno i problemi concreti della vita.

In Sicilia il tasso di disoccupazione è il più alto della Nazione. Poveri che diventano sempre più poveri. Tante gente che, fino a un paio di anni fa, faceva parte del ceto medio si è risveglia e ha constatato di far parte della sempre più folta categoria degli indigenti.

Tanti giovani sono andati via e continuano ad andare via dalla Sicilia per raggiungere la terra della Padrona dell’Europa e dell’Italia che, Lei caro Renzi, conosce bene e che porta il nome di Angela Merkel.

Infine, caro Presidente del Consiglio, ci aspettavamo una risposta che non è arrivata e precisamente quella relativa al contenzioso Stato-Regione conclusosi in modo anomalo e vergognoso a danno della nostra Regione. Non è stato forse lei e il nostro ‘caro’ presidente Rosario Crocetta a firmare il patto vergognoso che penalizza la Sicilia?

Infatti, caro Renzi, chi doveva difendere la Regione siciliana e fare tesoro del lavoro proficuo della passata Amministrazione presieduta da Raffaele Lombardo, che – almeno in questo settore – aveva rivendicato giustamente circa 6 miliardi di somme dovute dallo Stato alla Sicilia, senza chiedere preventiva autorizzazione dell’Ars ha preferito accordarsi direttamente col suo Governo ottenendo in cambio della fine del contenzioso un piatto di lenticchie e cioè appena 500 milioni di euro.

Quindi, caro Premier e leader del PD, ci rendiamo conto che per il suo Governo i conti non tornano: ma non tornano nemmeno per la Sicilia che il suo Governo ha depredato con la complicità di un Governo regionale di ‘ascari’. Grazie al suo Governo, Presidente Renzi, la Sicilia sta sprofondando sempre più.

La invitiamo quindi a passarsi la mano sulla coscienza ed evitare ancora una volta che a pagare sia una Regione povera per avvantaggiare le Regioni ricche.

Da ciò potremo constatare se le sue parole “l’Italia riparte se riparte dalla Sicilia e dal Sud del Paese” hanno un po’ di valore. Altrimenti riteniamo che il suo preannunciato ritorno per il 7 novembre sarebbe del tutto inutile per la Sicilia ed i siciliani.

Foto tratta da movimentolibertario.com

 


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