Le 5 auto blindate di Crocetta: oltre la polemica politica monta l’indignazione popolare

STAMATTINA ITALIA DEI VALORI, CON IL SEGRETARIO NAZIONALE IGNAZIO MESSINA, HA REGALATO AL GOVERNATORE LA SESTA AUTO BLU: “GLI SERVIRA’ PER ANDARSENE A CASA”. DAVIDE FARAONE: “IL GOVERNATORE CI RIPENSI”

Dopo l’annuncio ‘ironico’ di Carmelo Raffa dalle colonne di questo giornale – “Cercasi partito che offra un tapiro di latta a Rosario Crocetta” – pensavamo che fosse stato Ignazio Messina, segretario nazionale di Italia dei Valori, a raccogliere l’invito e a consegnare stamattina al presidente Rosario Crocetta il ‘tapiro di latta’.

Invece no! Il leader di Idv ha pensato di regalare al governatore siciliano una sesta auto blu: “Quella per andarsene a casa”, come lo stesso Messina ha dichiarato.

Per per protestare contro Crocetta che ha indetto un bando per il noleggio di ben cinque auto blindate, pari ad un costo di 1,5 milioni di euro più Iva, tre per la Sicilia, una da destinare a Bruxelles e una a Roma, oltre che per la decisione dell’Ars di prendere in leasing altre 7 Bmw di grossa cilindrata il leader di Italia dei Valori ha promosso, infatti, insieme ad un gruppo di militanti (Salvatore Messana, segretario regionale, Sergio Mulè, segretario provinciale ed i candidati alle elezioni europee Linda Brusca e Paolo Caracausi) un sit-in di protesta a Palermo, in piazza Indipendenza. Iniziativa dal sapore “provocatorio” e volta a mobilitare il dissenso verso una scelta che offende il popolo siciliano.

“Regaliamo al Presidente della Regione, Rosario Crocetta, un’auto blu per andarsene a casa – ha detto Me3ssina – visto che ha disatteso tutte le promesse fatte in campagna elettorale, provocando solo danni al bilancio regionale e tradendo la fiducia dei cittadini siciliani”.

“Lo riteniamo uno schiaffo alla Sicilia e a tutti quei cittadini che non riescono ad arrivare alla fine del mese – ha rilanciato Messina – Crocetta non si preoccupa affatto, né produce atti di governo per partecipare all’utilizzo di un miliardo e mezzo di euro destinato a un Piano Giovani per l’occupazione, la vergogna è doppia per lo spreco e per l’inettitudine”.

“Con questa iniziativa – ha precisato il segretario nazionale di Idv – regaliamo simbolicamente la sesta auto blu, ma la nostra gli servirà per tornarsene a casa mettendo un punto alla sua esperienza di governo”.

“Anche per questo ho inviato una lettera al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nella quale ho chiesto un forte e deciso intervento del governo – ha riferito – per evitare che quanto annunciato dall’esecutivo in tema di riduzione dei costi della politica e di vendita delle auto blu non rimanga solo un spot elettorale. E’ ora di pensare alle loro priorità e passare dalle parole ai fatti e noi dell’Italia dei Valori – ha concluso Messina – continueremo a dar voce alle loro istanze e a portare avanti le loro battaglie per fare in modo che la politica torni ad essere al servizio della collettività dato che il senso del limite e dell’opportunità non alberga nei palazzi del potere”.

“In un momento in cui vengono chiesti grandi sacrifici al popolo siciliano – ha dichiarato il presidente di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone – è scandaloso che le massime cariche delle due più importanti istituzioni regionali spendano l’astronomica cifra di un milione e 850 mila euro per lussuose auto blu dotate di ogni confort. In totale controtendenza – ha aggiunto l’esponente forzista – rispetto alla politica dei tagli, predicata ai quattro venti, che ha costretto i siciliani a stringere la cinghia, Crocetta e Ardizzone dimostrano così di non voler rinunciare ai privilegi”.

“Mentre il Governo nazionale fa le aste pubbliche su ebay per vendere le auto blu, credo che la Sicilia non possa fare le aste pubbliche per noleggiarle, spendendo circa 2 milioni di euro – dice Davide Faraone, componente della segreteria nazionale del PD – Crocetta e Ardizzone sono persone molto sensibili, che dei tagli a certi costi inutili della politica, tra mille resistenze, hanno fatto una bandiera. Sono sicuro che ascolteranno questo mio appello. Io mi fermerei alle due auto dei presidenti, per il resto ci sono i mezzi privati, i mezzi pubblici, gli scooter e per i più intraprendenti le bici. Negli assessorati darei la macchina per ragioni di servizio ai soli assessori e metterei in vendita quelle dei manager della sanità e quelle delle società regionali”.

 


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