Le attività di un cantiere edile e di una lavanderia industriale sono state sospese in provincia di Enna perché dai controlli da parte degli ispettori sono emerse irregolarità e lavoratori in nero. In un cantiere che stava eseguendo lavori di manutenzione in un appartamento è stata trovata una ditta che operava in assenza di patente a […]
Lavoro nero nell’Ennese: sospeso un cantiere edile e chiusa una lavanderia industriale
Le attività di un cantiere edile e di una lavanderia industriale sono state sospese in provincia di Enna perché dai controlli da parte degli ispettori sono emerse irregolarità e lavoratori in nero. In un cantiere che stava eseguendo lavori di manutenzione in un appartamento è stata trovata una ditta che operava in assenza di patente a crediti. La ditta è stata allontanata dal cantiere e informata dell’impossibilità di operare all’interno di qualunque cantiere temporaneo o mobile in assenza di patente. Sono in corso gli accertamenti per il calcolo della sanzione amministrativa, che è pari al dieci per cento del valore dei lavori e comunque non inferiore a 6000 euro.
La ditta, peraltro, impiegava un lavoratore senza regolare contratto. Gli ispettori hanno adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, che prevede una sanzione di 2500 euro. Sono state inoltre impartite prescrizioni per l’assenza di visita medica e la mancanza di una formazione sufficiente e adeguata in materia di salute e sicurezza del lavoratore, oltre che per le aperture nei muri prospicienti il vuoto, in quanto non erano né munite di parapetto e tavole fermapiede né convenientemente sbarrate in modo da impedire la caduta di persone.
In una lavanderia industriale sono stati identificati dieci lavoratori, due dei quali sono risultati occupati senza contratto. Per questo è stata sospesa l’attività imprenditoriale. Per riaprire, il titolare dovrà pagare la sanzione amministrativa di 2500 euro e provvedere a regolarizzare i lavoratori. Il datore di lavoro dovrà inoltre ottemperare alle prescrizioni in materia di salute e sicurezza per l’omessa sorveglianza sanitaria di entrambi i lavoratori e per l’omessa formazione e informazione dei lavoratori sui rischi specifici legati alla mansione; per queste violazioni sono previste ammende per oltre 5000 euro.