Il 31 dicembre scadrà la commessa Enel per Almaviva Contact Palermo dove sono attualmente impiegate 397 persone che l’azienda non sa come reimpiegare. Per questo dopo svariati incontri con autorità, istituzioni e soprattutto dopo diversi tavoli al Ministero dello Sviluppo Economico tra sindacati, vertici aziendali e il ministro, l’unica soluzione che è stata proposta ai lavoratori è quella di un trasferimento su un’altra sede Almaviva Contact.
Così oggi gli impiegati di via Marcellini hanno occupato la sede di Almaviva fino a quando non gli verrà prospettata una proposta che «sia dignitosa» dicono i lavoratori. La sede dove Almaviva vorrebbe spostare i 397 in esubero dal 31 dicembre è quella di Rende in provincia di Cosenza che dista circa otto ore di macchina da Palermo, la lettera di trasferimento attualmente è arrivata a 150 impiegati su 397. Tra i lavoratori, molti hanno famiglia e casa qui a Palermo sarebbe impossibile trasferirsi.
Ieri l’ennesimo tavolo a Roma stavolta tra Enel ed Exprivia, la nuova assegnataria dell’appalto, hanno incontrato i rappresentanti dei lavoratori al ministero dello Sviluppo economico (Mise), con la mediazione della vice ministra Teresa Bellanova. Ma anche stavolta è stata fumata nera, la proposta di applicazione delle clausole sociali fatta dalla nuova azienda appaltante non ha convinto nessuno: ha prospettato l’assunzione di 130 full time o, in alternativa, di 260 lavoratori a quattro ore, al terzo livello e senza scatti di anzianità, è stata respinta. Per i sindacati, infatti, non va bene non assorbire tutti i 397 addetti coinvolti nella procedura.
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