L’assessore Nelli Scilabra sconfitta alle elezioni universitarie

Incredibile! All’Università di Palermo, alle elezioni universitarie, una piccola lista di studenti dà una lezione di vita, prima che di politica, al presidente della Regione, Rosario Crocetta, al Senatore Giuseppe Lumia e, naturalmente, all’assessore regionale alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, che, forte del suo potere, pensava – sbagliando clamorosamente i conti – di sbaragliare gli avversari. Invece vincono, e alla grande, i ragazzi.

Non solo. Dagli studenti, dai ventenni, arriva anche una lezione di vita non tanto per l’assessore-ragazzina, quanto per i suoi mentori. “Ci sembra inopportuno e irrispettoso – scrivono i ragazzi – nei confronti della Sicilia e dei siciliani, che l’assessore Scilabra, con parte del suo staff dell’assessorato, negli ultimi quindici giorni si siano occupati della campagna elettorale per le elezioni universitarie e non si sono invece curati di migliaia di famiglie che gravitano nel sistema della formazione professionale, che da mesi attendono risposte. Se l’assessore e il suo pool di ‘esperti’ non è in grado di risolvere i problemi della formazione, beh, non può sicuramente rifugiarsi nelle elezioni universitarie, dove anche lì lo spiegamento di forze e di istituzioni non ha comunque dato il risultato sperato, dato che una lista fatta da semplici studenti è risultata avanti”.

Quindi la botta più dura, pesantissima: “Con questo, vogliamo dare all’assessore Scilabra e al Presidente Crocetta degli spunti di riflessione per capire, e magari farci capire, a quale rivoluzione fanno riferimento nei loro proclami: di quella nel mondo universitario o di quella nel mondo della formazione? In entrambi i casi al momento di rivoluzione nemmeno l’ombra!”.

Insomma, tra i tanti disastri che il Governo Crocetta dissemina in Sicilia nella sua sbrindellata azione di Governo si aggiunge la pesante confitta dell’assessore Scilabra alle elezioni universitarie.

“I dati che emergono dallo spoglio – scrivono i ragazzi – premiano il lavoro eccezionale portato avanti in questi anni dalla RUN. Il coraggio del movimento di imporsi contro le scellerate scelte del Rettore come quelle sulla decadenza e sul mancato rinnovo della rappresentanza all’Ersu di Palermo ha determinato l’affermazione della RUN come prima lista di Ateneo al Consiglio nazionale degli studenti universitari (Cnst)”.

Da quanto si può leggere,dalle elezioni esce un po’ ‘ammaccato’ anche l’attuale Rettore, Roberto La galla.

“Questo dato – scrivono sempre gli studenti – che ha permesso l’elezione di Salvatore Iacono al Consiglio nazionale degli
studenti universitari attesta che la RUN è una delle forze più competitive a Palermo e in Sicilia dove si conferma essere la prima lista. Adesso è chiaro a tutti il vero motivo per il quale non è stata data la possibilità agli studenti di eleggere i propri rappresentanti all’Ersu”.

L’Ersu è l’Ente per il diritto allo studio universitario. Quindi un attacco al rettore Lagalla e all’assessore Scilabra che ha anche la delega per l’Università: “Oggi possiamo affermare con più forza – sottolineano gli studenti – che è grave continuare a privare l’Ersu della rappresentanza studentesca ed è altrettanto grave che l’assessore Scilabra non si sia ancora espressa sulla nota del Rettore con la quale venivano chieste indicazioni. Da una ex rappresentante degli studenti ci saremmo aspettati la massima sensibilità rispetto a questa problematica. L’indifferenza e la superficialità dimostrate pubblicamente dall’assessore non si sposano con lo spirito rivoluzionario che dice di incarnare”.

Signori, spiace dirlo, ma dalle parole degli studenti l’assessore Nelli esce ‘ammaccata’ almeno quanto il Rettore. “Abbiamo atteso tanto prima di esprimere le nostre considerazioni – scrivono gli studenti rivolgendosi proprio alla ‘collega’ Nelli – ma il fatto che abbia deciso di mantenere il doppio incarico di assessore e senatrice accademica unito alla scelta di rimanere in silenzio rispetto ad una vicenda delicata come il rinnovo della rappresentanza all’Ersu, ci fanno pensare che l’assessore sia cresciuta davvero troppo in fretta. Forse al punto tale da dimenticarsi le proprie origini e il valore della rappresentanza. Per questi motivi riteniamo che debba riflettere sulla correttezza del suo operato”

 

Giuseppe Messina

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