L’azienda sanitaria provinciale sfrutta internet e il servizio di messaggistica per semplificare il servizio relativo alle visite specialistiche. Prenotazioni anche via mail e portale. Intanto l’utenza lamenta tempi d’attesa per le prestazioni più lunghi di quelli medi annunciati
L’Asp di Palermo punta su Whatsapp Foto alla ricetta per prenotare una visita
Una ricetta medica e uno smartphone. Un binomio che dal primo marzo permetterà di prenotare visite specialistiche ed esami – a eccezione di quelli urgenti – all’Asp di Palermo. E questa è solo una delle tre nuove modalità per fissare una prestazione medica specialistica presentate dal direttore generale, Antonio Candela: oltre al call center e agli sportelli sul territorio, si potrà fissare la data di una visita anche con l’invio di una mail o tramite lo sportello online dell’Asp.
La modalità di prenotazione di un esame con l’invio di un messaggio su Whatsapp, come spiega Candela, «è sicuramente la più innovativa, è unica in Italia». Si fotografa la ricetta col cellulare, si invia la foto tramite il servizio di messaggistica al numero 3316104326 ed entro due giorni lavorativi un operatore contatterà l’utente – per telefono o messaggio – per sottoporgli i possibili luoghi, studi medici, inclusi alcuni di quelli esterni accreditati e tempi. A scelta effettuata si riceverà sul cellulare il numero di prenotazione da esibire poi al momento della visita o dell’esame. La mail funziona in maniera molto simile: si manda la foto della ricetta e un proprio recapito telefonico all’indirizzo di posta elettronica prenotazionecup@asppalermo.org e si attende di essere contattati da un operatore. Dopo la scelta si riceve una mail con il documento che contiene il numero di prenotazione.
Leggermente diverso l’iter del portale http://sportello.asppalermo.org, per il quale serve una registrazione. Sono già 300mila i cittadini ad avere richiesto le credenziali d’accesso. Una volta entrati nell’area personale si può scegliere se inserire il numero scritto nella ricetta o compilare il modulo per le prestazioni a pagamento, quindi si verrà contattati dall’operatore come negli altri due casi. Lo sportello virtuale è attivo da due anni per il cambio del medico, l’esenzione ticket per fasce di reddito e per la consultazione dei referti, e solo nel 2015 sono state registrate circa 485mila richieste di servizi vari.
«Entro l’estate – assicura il direttore generale – faremo partire altre iniziative per ridurre ulteriormente la burocrazia: il pagamento online del ticket tramite carta di credito e l’esenzione ticket per patologia». Candela si è anche scusato per i disagi degli ultimi tempi. «Abbiamo cinque ospedali – dice – che sono cantieri aperti, ma in trent’anni non era mai stata fatta manutenzione e alcuni locali erano in condizioni vergognose. A breve consegneremo il Pronto soccorso dell’ospedale di Termini Imerese e successivamente il reparto di Medicina a Partinico. Inoltre stiamo effettuando lavori in molte delle 90 guardie mediche della provincia grazie ai 2,5 milioni di euro risparmiati con l’internalizzazione di 93 medici che si occuperanno senza compenso delle commissioni per le invalidità civili».
Ma se le prenotazioni diventano “mobile friendly”, lo stesso non si può dire dei tempi d’attesa. Infatti su internet sono molti i cittadini che lamentano una calendarizzazione delle prestazioni che supera di gran lunga i tempi medi pubblicati dai vari ospedali. Un utente segnala che un paio di giorni fa ha prenotato una visita neurologica per il padre che è stata fissata per fine maggio, quando l’attesa media dovrebbe essere di 47 giorni. Un dato comune a diversi presidi ospedalieri. Una possibile risposta la fornisce la responsabile del Centro unico per le prenotazioni dell’Asp, Concetta Tiralongo: «Attualmente i 20 operatori del nostro call center ricevono circa tremila chiamate al giorno e si sconta una maggior lunghezza della procedura rispetto ad altri canali. Circa le liste d’attesa abbiamo cercato di supplire con le agende degli accreditati esterni (i vecchi medici convenzionati, ndr), e proveremo ad aumentarne il numero».