Adesso ne parla anche spirit science and metaphysic
L’Artemisia, l’erba magica che distrugge le cellule del cancro
ADESSO NE PARLA ANCHE Spirit Science and Metaphysic
Con le malattie serie – e con i metodi alternativi per curarle – bisogna andarci piano. La cautela non è mai troppa. Ma quando un periodico come lo Spirit Science and Metaphysic dedica un articolo all’Artemisia Annua, una piccola pianta erbacea della famiglia delle Asteraceae, originaria della provincia di Hunan, in Cina, allora forse è il caso di parlarne un po’.
La pianta cresce nelle zone alpine ed è nota per le sue proprietà curative. Esercita una funzione antibatterica e antisettica, favorisce la fuoriuscita di gas intestinali, è digestiva e abbassa la febbre. Dal 1970 in poi, un principio attivo contenuto nell’Artemisia – Artemisinina – viene utilizzato per la cura della malaria.
Stando a nuovi studi effettuati su questa pianta, sarebbero state scoperte anche proprietà anticancerogene. Anche se ignorata dalla comunità medica, è in grado di distruggere le cellule cangerogene in sedici ore.
“Secondo quanto riporta Spirit Science and Metaphysic – leggiamo su sito Wall Street Italia – questa tecnica veniva usata nella medicina cinese e il solo utilizzo dell’erba di Artemisia Annua riduceva le cellule tumorali del polmone del 28% e, in combinazione con il ferro, sconfiggeva il cancro”.
Insomma, questa pianta risulterebbe efficace anche nella lotta contro il cancro.
“Questo perché – leggiamo sempre Wall Street Italia – quando si aggiunge del ferro alle cellule tumorali infettate, attacca selettivamente le cellule ‘cattive, e lascia quelle ‘buone’ intatte”.
“Gli scienziati che seguono le ricerche, condotte presso l’Università della California, hanno dichiarato: “In generale i nostri risultati mostrano che l’artemisinina ferma il fattore di trascrizione ‘E2F1’ e interviene nella distruzione delle cellule tumorali del polmone, il che significa che controlla la crescita e la riproduzione delle cellule del cancro”.
“Utilizzando una varietà resistente alle radiazioni delle cellule del cancro al seno (che aveva anche una elevata propensione per l’accumulo di ferro) l’artemisinina si è dimostrata avere un tasso di uccisione del cancro del 75% dopo appena 8 ore, e uno del quasi 100% dopo appena 24 ore”.