Il presidente dell'Assemblea regionale ha dedicato parte del suo intervento per commemorare le vittime degli attentati nella capitale francese. «La Cappella Palatina sia l’esempio di un millenario disegno di integrazione». Quindi ha sferzato i partiti: «O scegliete i componenti delle commissioni, o lo faccio io»
L’Ars tra Parigi, lo stallo e la nuova assessora «Preoccupazione anche dentro questo palazzo»
«Una tranquilla serata è stata trasformata in un tragico teatro di massacro, organizzato contro alcuni dei simboli più comuni della quotidianità. È chiaro che la strage di venerdì non è solo un attacco alla Francia, ma all’intera Europa». Il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, nel corso della seduta del parlamento siciliano, ha commemorato così le vittime dell’attentato di venerdì scorso a Parigi. Ardizzone ha poi proseguito: «Dopo gli attentati di Parigi, ognuno di noi si sente meno sicuro, più debole, preoccupato che la furia cieca del terrorismo possa colpire, così come è stato in Francia, ignari cittadini durante una normale quotidiana attività. Anche all’interno di questo Palazzo, luogo simbolo nel corso dei secoli dello straordinario incontro di civiltà e religioni, in cui la Cristianità e l’Islam convivevano per le strade e a corte, è inutile negarlo, o nascondersi dietro un dito, la preoccupazione c’è ed è notevole».
Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana ha quindi concentrato l’attenzione sulla multiculturalità e la capacità di adattamento: «Proprio la Cappella Palatina, incastonata all’interno di questo Palazzo che ci ospita, sia l’esempio di un millenario disegno di integrazione non solo religiosa, ma anche sociale e culturale. L’integrazione e l’accoglienza, infatti, hanno sempre rappresentato l’antidoto contro ogni nuova forma di antisemitismo, discriminazione e odio razziale. Oggi, però, è tutto messo in discussione. È chiaro che la strage di venerdì non è solo un attacco alla Francia, ma all’intera Europa e a tutti quei popoli che della democrazia e della libertà hanno fatto una ragione di vita, a tutti quei popoli che ripudiano ogni forma di violenza e di crudeltà vile e indegna – dice poi Ardizzone – Non possiamo non respingere, con forza e tenacia, ogni inumano tentativo di terrorizzare i cittadini attraverso messaggi di morte, giustificati, tra l’altro, in nome di Dio». Il presidente dell’Ars ha quindi invitato i deputati a osservare un minuto di silenzio e di raccoglimento e poco prima, in conclusione, ha espresso con commozione il saluto del parlamento siciliano: «Interpretando i sentimenti di tutta l’Assemblea, con sentita commozione, rivolgo ai cittadini francesi, ai familiari delle vittime, ai feriti la nostra più convinta solidarietà, un abbraccio sincero e il sentimento del cordoglio più profondo del popolo siciliano».
Successivamente il presidente Ardizzone ha minacciato esplicitamente i partiti: «O scegliete i componenti delle commissioni da rinnovare, o procederò automaticamente a farlo da solo». L’aula è stata aggiornata alle 19.30, dal momento che è ancora in corso la riunione del gruppo parlamentare del Pd, chiamato a scegliere il nuovo capogruppo. Sul nome del successore di Antonello Cracolici, neo assessore all’Agricoltura, l’accordo non è stato ancora raggiunto. Luisa Lantieri è il nuovo assessore alla Funzione Pubblica in Sicilia, manca solo l’ufficializzazione da parte del governatore Rosario Crocetta, che aveva tenuto finora per sé la delega. Eletta parlamentare regionale con la lista Grande Sud, Lantieri è esponente del movimento Sicilia democratica e ricopre l’incarico di deputato-segretario nel Consiglio di presidenza dell’Ars.