Ieri giornata campale a sala dercole. Oltre alla legge costituzionale intelligente sullantimafia, e arrivato il si dellaula a due mozioni dei grillini: stop allaumento dei canoni demaniali e chiarezza sul pagamento dei dipendenti della formazione professionale. Un'iniziativa per aiutare le tv locali.
LArs, non potendolo attuare direttamente, propone il ripudio della mafia nello Statuto (della serie: le chiacchiere al posto dei fatti)
IERI GIORNATA CAMPALE A SALA DERCOLE. OLTRE ALLA LEGGE COSTITUZIONALE INTELLIGENTE SULLANTIMAFIA, E ARRIVATO IL SI DELLAULA A DUE MOZIONI DEI GRILLINI: STOP ALLAUMENTO DEI CANONI DEMANIALI E CHIAREZZA SUL PAGAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE. UN’INIZIATIVA PER AIUTARE LE TV LOCALI.
Oggi torna a riunirsi lAssemblea regionale siciliana. Allordine del giorno il parere sui disegni di legge costituzionale di modifica dello Statuto speciale. E passato il tentativo di introdurre nello Statuto siciliano il ripudio della mafia e la contestuale tutela dei diritti fondamentali dei cittadini, delle libertà civili, politiche, economiche e sociali.
In pratica, invece di fare antimafia con atti concreti – cominciando dalla legalità amministrativa – so preferisce inserire aulici riproponi menti addirittura nello Statuto.
LAula, oggi, si dovrebbe occupare pure delle modifiche alla legge regionale che ha istituito l’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive (Irsap). E evidente che cè qualche operazione in corso e le attuali carte non appattano con i desiderata di chi oggi controlla lassessorato alle Attività produttive. Per venire incontro ai potenti si cambia la legge.
Ieri Sala dErcole ha approvato una serie di mozioni. E cioè: Interventi a tutela del Cantiere navale di Palermo; Revoca del decreto del Presidente della Regione n. 509/Gab del 3 aprile 2013 relativo all’aumento dei canoni demaniali”; 3) Pagamento differenziato delle somme dovute per costi del personale e spese di gestione agli enti gestori di attività formative e sportelli multifunzionali convenzionati con la Regione siciliana.
Le ultime due mozioni sono state presentate dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle.
La mozione che prevede la revoca dellaumento dei canoni demaniali colpisce al cuore uniniziativa del Governo di Rosario Crocetta che avrebbe voluto rimpinguare le casse regionali a spese, soprattutto, dei titolari dei lidi. Se il provvedimento non fosse stato stoppato – dice il capogruppo del grillini, Giancarlo Cancelleri, secondo il quale, evidentemente, il sì alla mozione dellAula dovrebbe fermare il Governo – ci sarebbe stata la moria dei lidi. Io scapperei se il mio padrone di casa mi prospettasse un aumento del seicento per cento del canone di locazione e infatti 20 su 25 imprese del settore si erano dette pronte a chiudere se l’aumento prospettato fosse divenuto operativo.
Il provvedimento governativo, secondo quanto scritto nella mozione, rischiava di cancellare centinaia di micro e piccole aziende e posti di lavoro, spazzando via unofferta turistica di qualità che non riguarda solo stabilimenti balneari, ma anche alberghi, ristoranti, campeggi, e tante altre realtà imprenditoriali.
E tutto ciò ingiustamente – precisano in un comunicato i grillini -. Secondo una tabella riportata nell’atto, infatti, i canoni applicati in Sicilia sono perfettamente in linea con quelli nazionali.
Anche la mozione sulla formazione professionale è farina del sacco dei grillini. Che in un comunicato spiegano: E’ stato approvato dall’Ars l’atto che impegna il Governo ad imporre agli enti di formazione il pagamento differenziato delle somme per il personale e per la gestione, tramite l’attivazione di conti correnti separati, garantendo la regolarità e la trasparenza in un settore finora balzato agli onori della cronaca per abusi e gestioni scellerate.
Sempre ieri, Sala dErcole ha approvato lordine del giorno che consente al Governo di pubblicare la legge sullineleggibilità e incompatibilità senza le parti impugnate dal Commissario dello Stato. A giudicare dalle dichiarazioni di difesa a oltranza della legge impugnata da parte del presidente della Regione, il Governo dovrebbe proporre ricorso presso la Corte Costituzionale.
La conferenza dei capigruppo ha provato, per lennesima volta, a stilare un calendario dei lavori dAula. Si dovrebbe ripartire martedì 24 settembre. Tanta la carne messa al fuoco. Per esempio, una mozione in materia di eolico; Iniziative per attivare le misure di salvaguardia previste dall’art. 7 dell’accordo tra l’Unione europea e il Marocco e promuovere il ‘Born in Sicily’.
Le Commissioni legislative si dovrebbero cimentare con una serie di disegni di legge: Istituzione dell’Agenzia regionale per l’istruttoria, l’assistenza ed il finanziamento dei beni confiscati alla criminalità organizzata in Sicilia; Schema di progetto di legge costituzionale da proporre al Parlamento della Repubblica ai sensi dell’articolo 41 ter, comma 2, dello Statuto, recante ‘Modifiche e integrazioni dell’articolo 36 dello Statuto della Regione, in materia di entrate tributarie; Norme per la promozione ed il sostegno alle imprese dell’informazione locale (dovrebbe trattarsi delle tv); Norme per la realizzazione di cantieri di lavoro presso gli immobili di proprietà degli Enti di culto.
Una nuova Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, prevista per mercoledì 25 settembre, dovrebbe programmare lesame dei testi proposti dal Governo in materia di istituzione dei liberi consorzi di Comuni, delle città metropolitane e sul regime transitorio delle Province. Poi le variazioni di bilancio nella prospettiva del prossimo avvio dellapposita sessione di bilancio.
Sala dErcole dovrebbe occuparsi anche del taglio delle indennità dei parlamentari. Dopo le dimissioni dellonorevole Antonello Cracolici dalla presidenza della Commissione speciale sulla cosiddetta spending review, il presidente dellArs, Giovanni Ardizzone, ha fatto sapere che sarà lui a seguire questa vicenda.