Nonostante le continue segnalazioni lo slargo fornisce «uno spettacolo vergognoso», dice un cittadino a MeridioNews. Le fontane ornamentali sono fuori uso e c'è pure un quadro elettrico liberamente accessibile. Guarda le foto
Largo Podgora, ancora spazzatura e degrado lungo via Umberto Area inaugurata dal sindaco Scapagnini e riqualificata nel 2015
«Abbellire la piazza con attività di giardinaggio, pittura e pulitura». Era questo lo slogan scelto nel 2015 per riqualificare largo Podgora, area verde nella parte finale di via Umberto, di fronte al teatro Angelo Musco. Cittadini, associazioni, alunni della scuola Sante Giuffrida e anche il Comune di Catania si unirono per rendere decoroso lo slargo inaugurato quando il sindaco della città era Umberto Scapagnini. Sette anni dopo, di quella domenica restano i ricordi e le foto di aiuole con i fiori e delle fontane ornamentali funzionanti. Il presente racconta invece una storia che fa rima con uno stato di perenne abbandono e azioni di pulizia soltanto straordinaria. Una delle ultime in ordine di tempo risale all’inizio di febbraio. «Uno spettacolo vergognoso in un’area ristretta che rappresenta sostanzialmente l’unico luogo della zona in cui ci sono delle panchine e dove i bambini possono giocare senza rischiare di essere investiti dalle automobili», racconta a MeridioNews un avvocato che risiede nella vicina via Piave.
In diversi punti dello slargo, dedicato all’omonimo monte nei pressi di Gorizia in cui nella prima guerra mondiale si scontrarono l’esercito italiano e quello austroungarico, è un susseguirsi di cumuli di immondizia. Tra i punti preferiti dagli sporcaccioni c’è lo spazio vicino a un cassone per i quotidiani un tempo utilizzato da un’edicola poi rimossa. L’immondizia viene abbandonata anche sul lato opposto, davanti a un vano che, almeno nelle intenzioni, servirebbe ad alimentare le fontane. Gli sportelli in ferro, lasciati aperti ormai da anni, permettono a chiunque di azionare gli interruttori ormai fuori uso. Inutilizzabile anche la fontanella dalla quale non esce più nemmeno un filo d’acqua.
All’interno delle aiuole da registrare la presenza di erbacce, escrementi e spazzatura varia. Nel 2021 la situazione di oggi era stata denunciata dal consigliere del secondo municipio Mario Curia che aveva anche chiesto l’affidamento dello slargo ai privati. Il Comune però non è intervenuto. A monitorare lo stato dei luoghi sono anche alcuni cittadini che si sono riuniti nel comitato civico Il Quartiere è casa nostra – Galatea/Iolanda. Nella pagina Facebook è possibile effettuare segnalazioni su tutta la zona.