Tra gli ospiti in studio, il presidente crocetta, un pappagallo brasiliano, l'assessore bianchi e un mastino napoletano
L’APERITIVO/ Stasera il Bilancio regionale 2014 a “Chi l’ha visto?”
TRA GLI OSPITI IN STUDIO, IL PRESIDENTE CROCETTA, UN PAPPAGALLO BRASILIANO, L’ASSESSORE BIANCHI E UN MASTINO NAPOLETANO
Stasera dagli studi del Teatro Instabile di Palermo verrà registrata una puntata speciale della nota trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”. Una puntata dedicata al Bilancio della Regione siciliana 2014.
La trasmissione verrà trasmessa tra Natale e Santo Stefano, perché fino ad quella data non succederà nulla. Tanti gli ospiti in studio: il presidente della Regione, Rosario Crocetta, un pappagallo brasiliano di Palazzo d’Orleans ormai ‘stabilizzato’ con l’ultima infornata di precari degli enti locali, l’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi, un paio di alti burocrati regionali e un mastino napoletano.
Lo schema di Bilancio regionale 2014, com’è noto, è comparso a fine agosto per poi inabissarsi. Vane, fino ad oggi, sono risultate le ricerche da parte degli inquirenti.
Dopo la denuncia del Governo regionale, la magistratura ha aperto un’inchiesta contro ignoti.
Secondo quanto emerso finora, il Bilancio regionale 2014 sarebbe fuggito per evitare che Roma si prenda un altro miliardo di euro (l’anno scorso Roma ha scippato 914 milioni).
Non solo. Sembra che il Bilancio 2014, prima di dissolversi nel nulla, abbia manifestato dissenso verso il ‘Patto di stabilità’. Un testimone ha raccontato che, due giorni prima di scomparire, si sia lasciato andare a uno sfogo, definendo una “gran minchiata questo Patto di stabilità che, a cascata, partendo da Bruxelles, cade sulla testa prima dello Stato e poi delle Regioni”.
Dichiarazioni ritenute “gravissime”, perché una prescrizione demenziale come il ‘Patto di stabilità’ non può essere definita una “minchiata”, perché ne va di mezzo la credibilità dell’Unione europea e dello Stato italiano.
“Già soldi ne abbiamo pochi – avrebbe detto il Bilancio 2014 prima di scomparire – e quei pochi che abbiamo non li possiamo nemmeno spendere. Mi sono rotto le scatole. Andate tutti a farvi catafottere”.
Gli inquirenti sono comunque ottimisti. “Prima o poi lo ritroveremo – ci dice un investigatore – perché non può essere andato lontano”.
“Bilancio o non Bilancio – gli fa eco un analista finanziario – la Sicilia resta comunque con il culo a terra”.
C’è grande attesa per le dichiarazioni del presidente Crocetta che dovrebbe finalmente spiegare come fa l’Eni a investire 800 milioni di euro per lo ‘sviluppo’ dello stabilimento chimico di Gela e, contemporaneamente, a ridurre l’occupazione. Il tutto facendo passare quanto sta avvenendo come un fatto positivo, addirittura come un ‘rilancio’ dell’economia di Gela e della Sicilia.
In pratica, la digressione su Gela si annuncia come un ‘focus’ sulla presa per i fondelli.
Crocetta, sempre a proposito del Bilancio, presenterà la sua nuova fatica editoriale: “Teoretica della mistificazione”, con prefazione dei ‘filosofi’ di Confindustria Sicilia.
Il volume verrà distribuito il giorno in cui verrà ritrovato il Bilancio regionale 2014. “Questo perché – ha spiegato Crocetta – si tratta pur sempre di una mistificazione, dal momento che nel nostro Bilancio ci sono almeno 3 miliardi di euro di entrate gassose”.
Molto interessante si annuncia anche l’intervista all’assessore Bianchi che affronterà un tema affascinante che si racchiude nella formula: “Dire una cosa e farne un’altra”.
In questo scrigno di saggezza l’assessore Bianchi racconterà il suo sdoppiamento di personalità: meridionalista nella Svimez, sempre a difesa del Mezzogiorno (a parole): e affossatore della Sicilia da assessore regionale all’Economia (nei fatti).