L’Anci Sicilia all’attacco: “L’Ars approvi l’esercizio provvisorio per due mesi e ridiscutiamo tutta la Finanziaria”

PAOLO AMENTA, PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI COMUNI ITALIANI DELL’ISOLA, NON HA DUBBI: “LA MANOVRA RISCHIA DI DISTRUGGERE BUONA PARTE DEI COMUNI SICILIANI. NON LO CONSENTIREMO. SE NON CI ASCOLTERANNO DA LUNEDI’ SAREMO IN PIAZZA A PALERMO. LA PROROGA DEI CONTRATTI AI PRECARI DEGLI ENTI LOCALI NON PUO’ DIVENTARE L’ALIBI PER DISTRUGERE GLI STESSI COMUNI”

“L’Assemblea regionale siciliana approvi due mesi di esercizio provvisorio e la proroga dei precari per due mesi e ridiscutiamo tutto il resto. Perché questa Finanziaria, così com’è stata congegnata, rischia di distruggere la maggior parte dei Comuni della nostra Isola. E noi Sindaci non lo consentiremo. Se non avremo risposte immediate, lunedì saremo di nuovo in  piazza a Palermo”.
Non usa mezzi termini Paolo Amenta, presidente dell’ANCI Sicilia (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani).
“Questa manovra finanziaria, per ciò che riguarda i Comuni, è disastrosa – sottolinea Amenta -. Ci tolgono 120 milioni di euro su 180 milioni per le rate mutui. Aboliscono il Fondo per le Autonomia locali in cambio di improbabili entrate a valere sull’Irpef. Ci riconoscono un 8,47 per cento dell’Irpef. Calcolato su quale imponibile? L’economia siciliana – forse Governo e Ars non se ne sono accorti – è bloccata. Le famiglie e le imprese siciliane sono ancora stordite dalle tasse che hanno pagato a Natale. Il calo dell’Irpef, il prossimo anno, almeno in Sicilia, sarà vertiginoso”.
“In queste condizioni – aggiunge il presidente di Anci Sicilia – per noi Sindaci, lo ribadisco, questa manovra sarebbe un disastro. Questa terribile Finanziaria regionale rischia di scaricare sul territori tutto il disagio economico e sociale. Ricordo che solo da qualche giorno – e siamo a fine dicembre! – l’assessorato regionale al Lavoro e alla Famiglia ha emanato le linee-guida per utilizzare i fondi nazionali della legge 328. Noi avremo tempo fino a marzo per presentare i Piani di zona. Sapete che significa questo? Che i Comuni siciliani, per lenire il disagio sociale, questi fondi nazionali li vedranno alla fine del prossimo anno”.
“Bene – prosegue Amenta -: che risposte daremo, a partire da gennaio, agli anziani e ai malati poveri? Che diremo ai portatori di handicap? Che provvedimenti assumeremo verso le fasce deboli della popolazione? Questo, per i Sindaci, è un problema enorme. Perché sono i Comuni che reggono l’impatto con i drammi sociali. E noi siamo senza risorse finanziarie, con le Ipab che sono state pure penalizzate”.
“Abbiamo chiesto più volte al Governo di essere ascoltati – dice ancora Amenta -. Ma siamo stati ignorati. Allora chiediamo a Governo e Ars: fermate questa ‘macchina’. Si approvi l’esercizio provvisorio per due mesi e la contestuale proroga dei precari. Noi siamo favorevoli alla proroga dei contratti ai precari degli enti locali. Ma questa proroga non può diventare l’alibi per distruggere i Comuni siciliani. Su questo daremo battaglia. Già da domani”.


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