Momenti concitati sul traghetto Sansovino che collega le Pelagie con Porto Empedocle. All'origine di tutto c'è stato il ritardo nella fase di imbarco e la decisione del comandante di mollare gli ormeggi a causa dell'imminente arrivo di un aereo
Lampedusa, nave torna indietro per far salire migranti Ordine della prefettura. Scatta protesta dei passeggeri
Costretti dalla prefettura a virare e rientrare in porto. Sul Sansovino, il traghetto che collega Porto Empedocle con Lampedusa e Linosa stamattina è scoppiata la protesta da parte dei passeggeri. Alla base della decisione, il mancato completamento delle operazioni di imbarco dei circa duecento migranti, sbarcati nei giorni scorsi a Lampedusa e che devono essere trasferiti.
All’orario di partenza, previsto per 11,15, a bordo erano presenti però in 140. In previsione dell’arrivo dell’aereo – il cui atterraggio nell’aeroporto di Lampedusa non è compatibile con la presenza di navi all’interno del porto – il traghetto è stato costretto a mollare gli ormeggi alle 11,45 con mezz’ora di ritardo. Poco dopo, però, è arrivato la comunicazione da parte della capitaneria. «Dovete tornare in porto per imbarcare la sessantina di migranti rimasti a terra». L’ordine è partito dalla prefetta di Agrigento Maria Rita Cocciufa.
A quel punto gli animi a bordo si sono surriscaldati. A protestare una cinquantina di passeggeri, tra i quali molti autotrasportatori ma anche turisti diretti a Linosa e Porto Empedocle. «Non potevano attendere il traghetto di questa sera? – dichiara a MeridioNews un camionista presente a bordo – La nave ha già accumulato due ore di ritardo. Adesso arriveremo a Porto Empedocle non prima delle 22, è vergognoso».
Il Sansovino ha fatto rientro Lampedusa attorno alle 12,30 e, dopo aver imbarcato i migranti rimasti a terra, è ripartito alla volta di Linosa dove parecchi passeggeri sono rimasti in attesa sul molo. L’arrivo a Porto Empedocle è previsto per questa sera.