L’amore in macchina no, non c’è magia! Sarà mica vero?

“Ci son macchine nascoste,

che però nascoste male,

che le vedi dondolare

al ritmo di chi è lì dentro

per potersi consolare…”

Ligabue

Raramente ci si chiede dove vadano le coppiette catanesi in cerca di intimità. Forse il problema riguarda così tanti ragazzi che parlarne può sembrare superfluo e/o scontato. Ognuno ha i suoi punti strategici, ognuno preferisce amoreggiare sempre in posti nuovi, altri invece hanno il loro “secret-place” di fiducia e non lo cambierebbero mai con nessuno. Altri ancora (molto pochi per dire la verità) odiano il “sesso automobilistico”, al punto che preferiscono l’astinenza o l’attesa (di una casa libera dove poter stare in santa pace). Secondo i dati emersi durante le interviste “amichevol-folcloristiche” (effettuate su un campione di circa 50 ragazzi), emergono alcuni dati molto interessanti. La maggior parte dei sedicenni risulta aver avuto la sua prima esperienza sessuale anni orsono; le abitudini “sessuali” dei ragazzi del 2005 non differiscono tanto da quelle dei ragazzi classe ’50; i posti più frequentati e più nominati per fare per così dire “cicci coccò” sono gli stessi per un po’ tutti i ragazzi (anche se le ragazze in genere sostengono, spesso mentendo, di non aver mai avuto esperienze sessual-automobilistiche). Nessuno degli oltre 50 ragazzi sentiti sostiene di aver mai speso 1 euro per rendere il tutto più romantico.

Molti sono convinti che, chiedendo ai “grandi” sulle loro abitudini giovanili, nascano incompresioni varie. Ma se un ragazzo concretamente chiedesse, scoprirebbe che non vi erano poi tutte queste differenze. Piero, medico di anni 54, racconta come, ai suoi tempi, i “neo-fidanzatini”  vivevano le loro esperienze: “Se avevi la fortuna di avere genitori con abbastanza soldi per comprarti una macchina (quasi sempre una 500) la prima spesa che decidevi di fare erano i sedili ribaltabili, optional di lusso per quei tempi… E allora sì che la tua macchina diventava una casa-camminante… E spesso eri così fortunato che ti trovavi costretto a prestare la macchina ai tuoi amici, cosa che oggi si fa sempre più raramente…”

I ragazzini di 16/17 anni hanno il problema (che spesso può essere una fortuna) di non avere un mezzo di locomozione a quattro ruote; ma – state tranquilli – nemmeno loro demordono di fronte alle avversità. Non è semplice trovare adolescenti disponibili ad aprirsi a discorsi così “intimi e confidenziali”. Mario, 16 anni, rivela: “Per me non è molto semplice trovare spazio e tempo per stare da solo con la mia ragazza… Spesso per avere un po’ di intimita dobbiamo accontentarci di quei 2 giorni della settimana in cui casa mia è vuota!”.

Incuriosito chiedo: “Ma durante il resto della settimana, non vi vedete? Uscite, oppure i vostri incontri si limitano alle 2 volte settimanali?”

La risposta arriva con un sorrisino beffardo: “Certo che ci vediamo durante la settimana… Si esce per un gelato o se si vuole un po’ di intimità andiamo in qualche parco tranquillo dove poter stare… parco Gioieni ad esempio”.

Situazione molto più semplice per le coppie di 16/17 anni che preferiscono prolungare il più a lungo possibile la loro verginità. Marco,  17 anni, racconta: “Con la mia ragazza non abbiamo problemi… ci vediamo ogni sabato sera e facciamo una passeggiata per le vie del centro… Durante la settimana abbiamo diversi impegni, ma troviamo sempre il tempo per potere stare assieme (mai da soli), anche se ultimamente per via della scuola…”.

Tutto cambia drasticamente alla soglia dei 19 anni, periodo in cui la maggior parte dei ragazzi riesce ad avere la (sognata) patente; nel bene o nel male, gran parte dei diciannovenni ha una macchina con cui poter uscire (prestata o propria, non fa differenza). Ed è qui che iniziano i racconti al limite del grottesco.

Luca, 20 anni, con un sorrisetto sulle labbra dice: “Non è difficile trovare un posto per amoreggiare in santa pace, quando hai una macchina… Io personalmente mi lascio guidare dalla fantasia; spesso io e la mia ragazza non abbiamo una meta fissa… dove capita ci fermiamo e parcheggiamo… Ma conosco un sacco di posti qui a Catania dove poter andare…”.

Incuriosito (anche se di posti ne conosco parecchi pure io), gli chiedo: “Dove?” e lui, con l’aria compiaciuta mi risponde: “Personalmente non ne frequento nemmeno uno… (sarà vero?, ndr) Ma molti amici miei vanno alla Plaja (prima spiaggia libera o alla fine verso le Capannine), oppure in piazza Europa, vicino al solarium (meglio conosciuto come porto rossi)… Pensandoci bene, pure sull’Etna ci sono parecchi posti frequentati dalle coppiette… In zona Acicastello, conosco diversi posti: il posteggio del ristorante Alioto ad esempio è molto conosciuto”.

La descrizione dettagliata dei posti mi fa temere una sua frequentazione assidua, ma preferisco non interferire con ulteriori domande.

Situazione contrastante per quanto riguarda le ragazze; Lucia, 21 anni, infastidita dall’argomento, dice: “Io sinceramente preferisco aspettare il giorno in cui casa mia è libera piuttosto che infilarmi in certi posti squallidi… Sinceramente non ne conosco nemmeno uno”.

Cosa dire? Ah sì, se trovate la ragazza giusta (giusta nel senso che non si fa tanti problemi), non esitate ad ascoltare i suggerimenti di Luca…Portatela dove vi porta il cuore, ops…la macchina.

Carmelo Greco

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