Lo sgombero in diretta. Questo è il video di Sonia Giardina girato davanti al CPO Experia alle prime luci dell'alba e trasmesso anche dal Tg3. In queste ore, mentre in via Plebiscito continua il presidio, online arrivano centinaia di dichiarazioni ufficiali e semplici commenti. A corredo di queste immagini, ne abbiamo scelto uno, fra tanti: quello del professor Felice Rappazzo, docente di italianistica della facoltà di Lingue di Catania
L’alba della legalità
Mentre stamattina, verso le 13, ci spostavamo dall’Assemblea di facoltà di Lingue (nella quale si denunciavano i tagli e le ipocrisie del Governo sull’Università) verso la via Plebiscito, per portare la nostra solidarietà ai giovani dell’Experia, notavo, a cento metri dal furgone della Guardia di Finanza che bloccava la via, i primi fumi dei barbecue professionali di uno dei più grandi “arrusti e mangia” che costellano la Libera Repubblica del Corso: avamposto di decine di simili attività economiche, sigillo culturale della città di Catania, in attesa dei Saturnali di Sant’Agata, punta della punta dell’iceberg dell’economia catanese: certo, bene hanno fatto magistratura, prefettura, polizia e quant’altri a ripristinare la vera immagine della città, a togliere di mezzo l’anomalia del Centro sociale. Che importa se il Comune è al collasso e in dissesto, se l’amministrazione è allo sfascio, se l’AMT è al collasso, se ogni mattina i cittadini “normali” (e anche quelli “anormali”) debbono indossare l’armatura di protezione per affrontare la giornata; che importa se tutta la città è fuori norma e fuori legge. Purché la carne di cavallo sfrigoli a pieni fumi, tutto è lecito e necessario. E poi, che vergogna quei corsi di recupero, quelle attività sportive in Via Plebiscito: giusto che i ragazzini sguazzino per le strade, se va bene.
Vi sta bene, occupanti dell’Experia: tornate alla legalità catanese. Alla faccia vostra (e nostra).
Foto di Giovanni Battaglia tratta da ucuntu.org