Una frode su contributi europei destinati al laboratorio di tecnologie oncologiche di cefalu' (palermo) e' stata scoperta dalla guardia di finanza, che ha sequestrato beni per 40 milioni di euro. Tre persone sono indagate, e tra queste l'ex ministro della salute ferruccio fazio. I reati ipotizzati sono truffa aggravata ai danni dello stato e dell'unione europea e falso in atto pubblico.
Laboratorio oncologico di Cefalù: indagato l’ex ministro Fazio
Una frode su contributi europei destinati al Laboratorio di tecnologie oncologiche di Cefalu’ (Palermo) e’ stata scoperta dalla Guardia di finanza, che ha sequestrato beni per 40 milioni di euro. Tre persone sono indagate, e tra queste l’ex ministro della Salute Ferruccio Fazio. I reati ipotizzati sono truffa aggravata ai danni dello Stato e dell’Unione europea e falso in atto pubblico.
Il sequestro, disposto con decreto dalla Procura della Repubblica di Palermo e poi convalidato dal Gip, ha riguardato la societa’ cooperativa a responsabilita’ limitata “Laboratorio di tecnologie oncologiche Hsr-Giglio” e il suo complesso aziendale, del valore di oltre 20 milioni di euro, e beni immobili e disponibilita’ bancarie per ulteriori 12 milioni di euro. E’ stata inoltre bloccata l’erogazione dell’ultima tranche da 9 milioni di un contributo concesso dal Miur alla stessa societa’.
Con l’ex ministro Fazio, coinvolto in quanto legale rappresentante del laboratorio Hsr-Giglio dal 2005 al 2008, sono indagati Antonio Emilio Scala, attuale vertice della societa’, e Maria Cristina Messa, responsabile dei progetti di ricerca e formazione. Secondo l’accusa, avrebbero illecitamente percepito, attraverso la societa’ Lato, ingenti contributi pubblici.
FONTE: AGI