La versione dei fatti del presidente Pulvirenti «Abbiamo uno squadrone, andremo in A»

Ci si aspettava una novità per confortare l’ambiente avvilito dai risultati negativi. Così non è stato. La conferenza stampa del presidente Antonino Pulvirenti ricorda il copione di tante già sentite nei momenti difficili. La squadra è penultima in serie B nonostante il progetto originario di una cavalcata trionfale verso il ritorno in serie A. Una promessa che Pulvirenti conferma pienamente, nonostante la realtà dica tutto il contrario.

«L’obiettivo resta la serie A. Abbiamo uno squadrone, completo in ogni reparto, e lo confermo. Certo che di fronte a tanti infortuni emergano delle lacune. A gennaio faremo quel che è necessario fare, anche niente nell’eventualità. E chiarisco, non abbiamo bisogno di altri dirigenti». Il riferimento del presidente è alla presenza di Giorgio Perinetti domenica, in tribuna al Massimino. Un uomo che conosce benissimo le sfaccettature del calcio, ma di cui in casa Catania non si sente il bisogno. Pulvirenti ne approfitta per ribadire fiducia incondizionata al suo amministratore delegato, indicato da più parti come responsabile dell’attuale situazione: «Cosentino ha tutto per far bene a Catania, lavora 18 ore al giorno. Le scelte sugli uomini le faccio io, raramente ho sbagliato e sempre me ne sono preso la responsabilità. A fine campionato farò le mie valutazioni».

Chiamato a rispondere sulla realtà di risultati e classifica, Pulvirenti dà la sua versione dei fatti: «Succede che il calcio non è una scienza esatta. Siamo partiti stentando anche nel 2006, quando poi abbiamo ottenuto la promozione. Capita anche quest’anno. Dapprima la squadra non mostrava l’atteggiamento giusto per la categoria, poi sono stati gli infortuni a danneggiarci». Un problema, gli infortunati, non nuovo. Anche la scorsa stagione, additato come principale fattore della disfatta retrocessione: «Abbiamo fatto tutto il possibile per limitarli. E’ evidente che a risentirne sono i giocatori che hanno lavorato meno bene nel corso del ritiro, visto che altri come Calaiò, Martinho, Rosina, Peruzzi e Monzon adesso si fanno valere dal punto di vista anche fisico».

Il pubblico del Massimino, domenica, ha però dato un’altra chiave di lettura alla deludente situazione d’organico e di classifica in cui versa il Catania, contestando vibratamente squadra e società: «E questo non va bene. Meglio contestare un giocatore che un dirigente. Tanto che, alla fine della partita, i giocatori sono andati da Pablo sentendosi responsabili per la contestazione piovutagli addosso». In questo momento, cosa chiede allora agli oltre 10mila abbonati il presidente del Catania? «Dico che fischiarci prima che termini la partita non ci aiuterà a tornare in serie A. Sosteneteci fino all’ultimo».

All’esterno di Torre del Grifo, proprio un gruppo di tifosi organizzati ha atteso il termine della conferenza stampa chiedendo apertamente di poter incontrare il presidente.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

In conferenza stampa, il patron chiama a raccolta i tifosi: «Non fischiateci, così non ci aiutate». Conferma fiducia in Cosentino - «Ha tutto per fare bene a Catania» - sulla rosa - «Siamo uno squadrone» - e sull’obiettivo finale: «Torneremo in serie A». Un gruppo di tifosi, fuori da Torre del Grifo, chiede il confronto col presidente

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]