Sindaci, assessori, consiglieri e personale della pubblica amministrazione. Sono stati 55 gli atti intimidatori registrati in Sicilia. Negli ultimi dieci anni la maglia nera va all'Isola dove sono stati monitorati 726 casi. Naviga nella timeline
La timeline delle intimidazioni agli amministratori siciliani Tra incendi e aggressioni, crescono le minacce sui social
Sindaci, assessori, consiglieri comunali, provinciali e regionali, personale della pubblica amministrazione. Sono stati 55 in Sicilia (un numero che fa posizionare l’isola solo dopo la Campania) gli atti intimidatori e le minacce non solo e non tanto da parte della criminalità organizzata, quanto piuttosto di «cittadini esasperati che sfogano rabbia, frustrazione e disagio – sia verbalmente che fisicamente – contro i rappresentanti politico-istituzionali più vicini. Un’aggressività crescente, che ha raggiunto il suo picco nel 2020, anche a causa della pandemia». È il quadro che emerge dal decimo rapporto Amministratori sotto tiro curato da Avviso pubblico. Nel corso del 2020, un anno influenzato in tutto dall’arrivo del Covid-19, in tutta Italia si sono registrati 465 casi, il 17 per cento in meno rispetto al 2019. Il fenomeno però si è allargato perché oltre a interessare tutte le regioni, ha coinvolto anche 89 province (il numero più alto mai registrato in dieci anni di monitoraggio).
«Sul calo delle intimidazioni – si legge nel rapporto – ha influito il lockdown imposto nei mesi di marzo e aprile, ma anche il rinvio delle elezioni comunali e regionali». È la campagna elettorale, infatti, uno dei momenti in cui si registra un picco di atti intimidatori che nel 2020 non c’è stato. La pandemia ha cambiato anche il metodo: nel corso degli ultimi anni è andata diminuendo la minaccia storicamente più utilizzata – l’incendio di auto, case o altro – mentre sono aumentate le aggressioni fisiche; nel 2020 però sono i social network a essere diventati il primo strumento per minacciare e intimidire. In questi dieci anni, Avviso pubblico ha censito su tutto il territorio nazionale 4309 casi: una media di 36 intimidazioni al mese, una ogni 20 ore. La maglia nera del decennio tocca alla Sicilia con 726 casi.
La cronologia delle minacce e delle intimidazioni nel 2020 in Sicilia.
2 gennaio, Rosolini (Siracusa). Incendiata nella notte l’auto del presidente del consiglio comunale Piergiorgio Gerratana.
16 gennaio, Castiglione di Sicilia (Catania). Data alle fiamme l’auto del sindaco Antonio Camarda.
30 gennaio, Palazzolo Acreide (Siracusa). La procura ha avviato un’inchiesta per le minacce subite dal sindaco. Salvatore Gallo è stato preso di mira sui social e insultato per strada dopo il suo passaggio alla Lega.
2 febbraio, Giarre (Catania). Tentativo di incendio dell’auto del nipote del consigliere comunale Vittorio Valenti. Appena due mesi prima era stata la sua l’auto presa di mira.
11 marzo, Catania. «Spara al prefetto, al sindaco mitraglia gli operatori». È questo il commento sotto un post pubblicato su Facebook dal sindaco Salvo Pogliese in riferimento ai mercati storici chiusi a causa del Coronavirus. Sull’episodio la polizia ha avviato un’indagine.
26 marzo, Catania. Un uomo minaccia il sindaco Salvo Pogliese con un video pubblicato su Facebook, che raggiunge in poco tempo oltre 30mila visualizzazioni. A scatenare gli insulti è una cartella relativa al versamento della Tari. La polizia postale ha avviato un’indagine.
28 marzo, Villabate (Palermo). Un uomo si è recato negli uffici del sindaco Vincenzo Oliveri e con una spranga ha iniziato a inveire contro di lui: «Con duecento euro al mese non si può vivere». L’uomo è stato fermato dalle forze dell’ordine.
30 marzo, Messina. Insulti e minacce sui social per il consigliere Alessandro Russo, dopo un commento critico – ma dai toni rispettosi – sulle attività dell’amministrazione comunale e sugli eccessi mediatici del sindaco Cateno De Luca che hanno portato a una denuncia a suo carico per vilipendio alla Repubblica Italiana.
4 aprile, Gibellina (Trapani). Un incendio distrugge l’auto del sindaco Salvatore Sutera, mentre si trova parcheggiata nel cortile interno della sua abitazione. Danneggiata anche la macchina della moglie del sindaco. Le indagini hanno poi portato a scoprire che il responsabile era un 42enne che pretendeva una casa popolare.
4 aprile, Piazza Armerina (Enna). Sui social circola un video con pesanti minacce al sindaco Antonino Cammarata e alla sua giunta in relazione alla vicenda della struttura ospedaliera trasformata in punto di ricovero per l’emergenza dovuta al Covid.
12 aprile, Caltanissetta. «Poi faremo i conti di persona. La verremo a prendere a casa». Il sindaco Roberto Gambino viene minacciato su Facebook durante una diretta nel giorno di Pasqua.
13 aprile, Palermo. Incendio di natura dolosa al centro comunale di raccolta rifiuti ingombranti di via Oreto.
16 aprile, Acquedolci (Messina). Il sindaco Alvaro Riolo denuncia pubblicamente di aver ricevuto reiterate minacce telefoniche.
16 aprile, Messina. Il consigliere Salvatore Sorbello viene avvicinato per strada da un uomo che lo minaccia verbalmente: l’amministratore stava segnalando con un video in diretta Facebook l’eccessivo numero di persone fuori casa, nonostante le restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19.
18 aprile, Siracusa. Video pieni di odio e parolacce, minacce di morte e offese omofobe nei confronti del sindaco Francesco Italia.
21 aprile, Agrigento. Il sindaco Lillo Firetto è stato avvicinato da un uomo che ha iniziato a protestare prima sugli orari degli autobus, poi sui buoni spesa riservati alle persone in difficoltà. Da lì a poco è andato in escandescenza, e scagliandosi verbalmente contro il primo cittadino, lo ha apostrofato in malo modo.
28 aprile, Mazara del Vallo (Trapani). Incendiata l’auto di un dipendente comunale, appena nominato direttore del cimitero locale.
2 maggio, Mazzarà Sant’Andrea (Messina). Appiccato il fuoco all’auto della moglie dell’assessore Antonio Costa: è stato l’amministratore ad accorgersi dell’incendio e a domare le fiamme.
4 maggio, Palermo. «La aspetta una bella bara». Una lettera con minacce di morte viene recapitata all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. Alcuni giorni prima il componente della giunta Musumeci aveva subito il danneggiamento della sua auto.
5 maggio, Mazara del Vallo (Trapani). In concomitanza con il cambio del responsabile del cimitero si sono verificati diversi atti di intimidazione: c’è stato il furto dei pc, poi ritrovati ma manomessi, e quello delle batterie degli alzaferetri. Poi l’incendio dell’auto del nuovo responsabile. Ultimo in ordine di tempo un nuovo incendio, stavolta negli uffici del cimitero.
20 maggio, Palermo. «Farai la fine del topo», «Ti appenderemo a testa in giù», «Hai i giorni contati», «Ti auguro una morte lenta e dolorosa». Sono alcuni dei messaggi indirizzati su Facebook al presidente della Regione Nello Musumeci.
29 maggio, Messina. Una agente della polizia municipale in servizio nella squadra Ambiente e Rifiuti viene aggredita da una signora che era stata multata per avere abbandonato i rifiuti per strada.
1 giugno, Palermo. Raid nella notte a Mondello, nel giardino della villa di Antonio Pensabene, coordinatore degli operai della Reset, l’azienda partecipata del Comune che si occupa di manutenzioni in città. Un uomo incappucciato ha scavalcato il cancello e ha dato fuoco all’auto del dirigente. «Si tratta del terzo atto violento contro un dipendente Reset in pochi mesi».
5 giugno, Mazzarrà Sant’Andrea (Messina). Un mese dopo l’incendio dell’auto della moglie, viene appiccato il fuoco anche all’auto di proprietà dell’assessore Antonio Costa.
7 giugno, Priolo Gargallo (Siracusa). Incendiata la vettura del consigliere comunale Angelo Laposata. «Non mi viene in mente nessun motivo per cui qualcuno avrebbe potuto compiere un gesto del genere», aveva detto a MeridioNews il 32enne che è titolare di una azienda agricola.
8 giugno, Canicattini Bagni (Siracusa). L’esplosione di una bomba carta ha danneggiato la macchina appartenente all’ex comandante della polizia municipale.
11 giugno, Solarino (Siracusa). Non avendo ricevuto i buoni pasto un uomo va in Comune per chiedere conto e ragione al sindaco. L’uomo aggredisce e ferisce alla fronte un dipendente comunale e minacciato un altro dipendente intervenuto in soccorso del collega.
13 giugno, Adrano (Catania). In fiamme la vettura di proprietà dell’ex sindaco ed ex deputato regionale Fabio Mancuso.
24 giungo, Avola (Siracusa). Un uomo viene denunciato per minacce aggravate al sindaco di Avola. Gli agenti del commissariato hanno individuato l’uomo che, un paio di giorni prima, ha affisso sul prospetto del palazzo comunale un foglio con frasi minacciose rivolte al primo cittadino. Accanto al biglietto era stato posto un mattone pressato.
30 giugno, Messina. Aggressione fisica nei confronti della polizia locale, intervenuta al mercato Vascone per il contrasto alla vendita abusiva di frutta e verdura.
5 luglio, Torregrotta (Messina). Un mezzo comunale, custodito nell’area adibita a parcheggio adiacente al palazzo municipale, è stato dato alle fiamme.
22 luglio, Carini (Palermo). Una testa di capretto viene trovata davanti casa del sindaco Giovì Monteleone. La testa dell’animale è stata lasciata poco distante il portone dell’abitazione. Il primo cittadino, in campagna elettorale per le prossime Amministrative, denuncia ai carabinieri.
14 agosto, Agrigento. Un uomo agli arresti domiciliari si reca in Comune e minaccia un dipendente comunale con un cacciavite.
23 agosto, Canicattì (Agrigento). Parole inquietanti indirizzate al sindaco Ettore Di Ventura. In una mail recapitata all’indirizzo telematico dell’ufficio protocollo del Comune, sono state inoltrate minacce al primo cittadino e alla sua famiglia.
31 agosto, Pantelleria (Trapani). Minacce verbali e tentativo di aggressione contro gli assessori Francesca Marrucci e Angelo Parisi, in occasione della sagra dello Zibibbo, da parte di un cittadino che si era avvicinato per chiedere informazioni sulla gestione degli ingressi contingentati a causa delle norme anti-Covid.
7 settembre, Naso (Messina). Lettera intimidatoria ritrovata sul parabrezza della propria auto dalla candidata sindaca Gisella Pizzo: «Ti consigliamo di non candidarti, per il bene tuo e della tua famiglia».
10 settembre, Trapani. Incendiata l’auto del vicecomandante della polizia locale, Mario Bosco.
5 ottobre, Cinisi (Palermo). Il sindaco Giangiacomo Palazzolo denuncia un utente Facebook per commenti ritenuti lesivi della sua reputazione.
21 ottobre, Noto (Siracusa). Un agente della polizia municipale è stato travolto da un’auto guidata da un uomo a cui stava per comminare una multa per aver parcheggiato sul marciapiede. Al vigile, trasportato in ospedale, sono state riscontrate una serie di lesioni con prognosi di 30 giorni.
24 ottobre, Messina. Un uomo aggredisce violentemente l’ispettore della polizia municipale Cosimo Peditto che gli aveva appena contestato il conferimento di rifiuti fuori orario e il fatto di aver utilizzato i cassonetti nonostante nella sua zona di residenza fosse già in vigore la raccolta differenziata. A un altro vigile urbano sono state tagliate le gomme dell’auto.
28 ottobre, Messina. Ennesima aggressione ai danni della polizia municipale, ancora per le multe sui rifiuti. Un’auto dei vigili urbani è stata presa a sassate che hanno distrutto il lunotto posteriore. L’aggressione è scaturita a seguito di un verbale elevato a un residente delle case gialle di Bordonaro. L’uomo è stato sorpreso da due vigili urbani in borghese mentre stava conferendo erroneamente i rifiuti.
21 novembre, Portopalo di Capo Passero (Siracusa). Scritte ingiuriose sui muri della cittadina contro il sindaco Gaetano Montoneri.
25 novembre, Montedoro (Caltanissetta). Dato alle fiamme il furgone di proprietà del consigliere comunale Calogero Messana.
9 dicembre, Borgetto (Palermo). Un incendio doloso ha distrutto l’abitazione estiva del vicesindaco Alessandro Santoro. Ignoti sono entrati all’interno della villetta dal retro attraverso una finestra, facendo poi esplodere una bombola di gas che ha distrutto tutto l’interno.
10 dicembre, Venetico (Messina). Distrutto dalle fiamme un veicolo di proprietà di un dipendente comunale.
12 dicembre, Favara (Agrigento). Una bottiglia molotov è stata lanciata contro il portone del Municipio.