Prosegue il viaggio del cittadino indignato nei disservizi della citta. Il canile municipale e' una selva oscura e la luce del decoro e del rispetto dei diritti degli animali solo un miraggio lontano
La selva oscura: il canile municipale di Palermo
PROSEGUE IL VIAGGIO DEL CITTADINO INDIGNATO NEI DISSERVIZI DELLA CITTA. IL CANILE MUNICIPALE E’ UNA SELVA OSCURA E LA LUCE DEL DECORO E DEL RISPETTO DEI DIRITTI DEGLI ANIMALI SOLO UN MIRAGGIO LONTANO
di Aldo Di Vita
Cari cittadini oggi ci addentreremo nel Rio delle Amazzone. Dove la vegetazione é cosi fitta, che il sole non riesce a toccare terra. Naturalmente é solo una mia bugia a fin di bene. Siamo invece a Palermo esattamente al corso dei mille. Ci troviamo fra il numero civico 300 e il Canile Municipale. Andiamo al dunque.
L’intero canile e avvolto da una fitta quantità di alberi, di diversa specie che ne ostacolano la visione, Gli alberi, più alti superano il terzo piano dello stabile confinante e i rami ostacolano la visuale e la luce delle poche finestre dell’edificio, inoltre i rami pressano nelle mura rendendo non solo la parete fredda e senza sole, ma rovinando la parte esterna della facciata. Naturalmente tutte queste cose elencate sono documentate da foto.
Altro problema la caduta delle foglie, degli alberi più alti con conseguenza della presenza di grosse quantità di foglie, sui tetti e sulle terrazze confinanti. Si segnala anche la presenza di topi, attratti dalle foglie marce con grave pericolo d’igiene per le persone.
Inoltre segnalo la presenza di una vera e propria discarica e sacchi abbandonati per giorni, nella parte opposta al palazzo suddetto. Certamente la presenza di immondizie dentro il canile, non favoriscono la perfetta igiene e il funzionamento regolare della struttura. Credo sia opportuno provvedere subito ed intervenire per togliere qualunque rifiuto per garantire sia la sicurezza dei stessi animali, data la presenza di topi e principalmente di tutte le strutture confinanti che sono abitative.
Faccio presente alla cittadinanza e alle autorità competenti, che da molti anni gli alberi non vengono potati, mentre questa era
unaprassi abituale di scadenza annuale.
Esorto l’amministrazione e chi di competenza a provvedere subito all’ennesimo disservizio. Mi auguro che ciò avvenga in tempi brevi, o mio malgrado sarò costretto a rivolgermi alle autorità superiori.
Sono particolarmente indignato di questo ulteriore disservizio da parte dell’amministrazione.