La Sac lancia un appello alle istituzioni «Intermodalità e pista, tagli ai fondi»

La Sac, Società di gestione dell’aeroporto di Catania, lancia un appello alla task force istituzionale e politica regionale e nazionale dopo aver appreso la notizia della possibile riduzione dei finanziamenti necessari alla realizzazione di «una stazione intermodale, di un sistema people-mover per il collegamento con l’aerostazione il sistema di trasporto automatico di piccola estensione, ndr -, e dell’interramento parziale del tratto di ferrovia antistante la pista, con la complessiva rivisitazione del polo ferroviario di Bicocca».

«In questi giorni – afferma la Sac in una nota diffusa alla stampa – è in discussione presso il ministero delle Infrastrutture la lista dei progetti da finanziare con il Pon Trasporti. Fra gli interventi inizialmente previsti c’è quello relativo l’interramento del tratto ferroviario antistante la pista di volo dell’aeroporto di Catania, nonché la realizzazione della stazione intermodale per consentire ai passeggeri di utilizzare il treno per i propri collegamenti con l’aeroporto. Tali interventi sono previsti da un progetto redatto da Rfi nell’ambito di una iniziativa congiunta Enac-Sac-Rfi, la cui predisposizione è stata finanziata dal programma comunitario Ten-T proprio in considerazione dell’importanza che le istituzioni europee rivolgono alle principali infrastrutture aeroportuali e alla relativa esigenza di sviluppare gli scambi intermodali tra aereo e treno. Che, in genere, risultano assai carenti, soprattutto in Italia. Adesso è necessario che venga finanziata la fase realizzativa».

«Sembrerebbe che l’intero progetto – si legge ancora nel comunicato – per il quale è complessivamente previsto un fabbisogno finanziario di circa 265 milioni di euro, non stia trovando copertura integrale alla luce della complessiva disponibilità di risorse destinate alla Sicilia dal Pon Trasporti, che, ovviamente, deve rispondere anche ad altre esigenze del territorio».

Sulla base di queste considerazioni la Sac «formula al sindaco di Catania, Enzo Bianco, all’assessore regionale alle Infrastrutture, Nico Torrisi, e ai rappresentanti politici all’Ars, al Parlamento nazionale e a quello europeo, un appello affinché sia possibile finanziare almeno uno stralcio del suddetto progetto, che preveda la realizzazione della stazione intermodale e l’interramento della ferrovia. Detto stralcio richiederebbe un impegno finanziario di circa 60 milioni di euro. I restanti 30 necessari per realizzare il people-mover per il collegamento con l’aerostazione potrebbero essere resi disponibili nell’ambito del Por».

«L’aeroporto di Catania – conclude la nota – rappresenta la vera porta del territorio siciliano. Crediamo fermamente che meriti un impegno straordinario delle istituzioni per garantire che si mettano in atto gli interventi fondamentali per la sua crescita».


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Al ministero delle Infrastrutture è in corso la discussione dei progetti da finanziare con i fondi Pon, ma sembrerebbe che il piano per Catania – che prevede una stazione intermodale – sia a rischio «alla luce della complessiva disponibilità di risorse destinate alla Sicilia, che, ovviamente, deve rispondere anche ad altre esigenze del territorio», spiega la Società di gestione dell'aeroporto. Che chiede la copertura almeno di uno stralcio delle opere per le quali servono circa 265 milioni di euro

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