La Rivoluzione francese? Una Rivoluzione borghese

di Pietro Ancona

14 luglio 1789

 Oggi, 14 luglio, presa della Bastiglia. La rivoluzione francese nella suo rapido svolgimento dal giacobinismo al Termidoro ha riassunto e mostrato che cosa sarebbero stati i secoli successivi. E’ stata una rivoluzione borghese che da subito ha privato dei loro diritti i lavoratori a cominciare dal diritto all’associazione. Come prima cosa ha schiacciato nel sangue la rivoluzione nera di Haiti: Haiti che tuttora è prigioniera come Stato di Schiavi del Capitalismo.

La Francia si è appena macchiata le mani del sangue di Gheddafi e prima di lui di tutti gli altri leaders rivoluzionari dell’Africa, Africa che si continua ad opprimere seppure con forme nuove e diverse di colonialismo.

La rivoluzione francese fu fatta dal popolo francese, ma i beneficiari ne sono stati soltanto i borghesi, il terzo stato. Le sue idee furono imposte con le armi a mezza Europa ma hanno prodotto forme nuove e diverse di asservimento. Libertà, egalitè e fraternitè non sono state per tutti ma solo per la nuova classe egemone che ha creato nuovi schiavi.

Al posto dei contadini morti di fame della campagna francese, i proletari condannati a lavorare quattordici ore al giorno in condizioni disumane per produrre ricchezze per nuovi padroni. Al posto della aristocrazia parassitaria, una nuova classe di sfruttatori…

Lo Stato di diritto tanto decantato dai progressisti non ha mai funzionato per tutti. Le navi negriere hanno continuato a salpare dai moli francesi olandesi ed inglesi verso le piantagioni e le miniere del nuovo mondo. Un terzo degli africani inscatolati nelle stive giungeva cadavere.

Giunti ai porti del Nuovo Mondo (che poi la Francia avrebbe gratificato della Statua della Libertà) le famiglie venivano smembrate e ognuno veniva venduto all’asta come merce a se stante.


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