La proposta, che ha ricevuto il via libera della Regione, vale oltre 12 milioni e punta a essere finanziata da Roma. Interessati i territori di Acireale, Aci Catena, Aci Sant'Antonio, Aci Bonaccorsi e Valverde. «La sinergia è stata fondamentale»
La ricetta per rilanciare la qualità della vita nell’Acese Tra percorsi ciclabili, centri culturali e alloggi sociali
Centri culturali, piste ciclabili, alloggi sociali. Passa da qui la ricetta per migliorare la qualità della vita nel comprensorio delle Aci. Il progetto è stato proposto dai Comuni di Acireale, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Aci Bonaccorsi e Valverde e ha trovato il parere favorevole della Regione. La condivisione da parte del governo Musumeci è stato un passo fondamentale per far sì che l’iter possa andare avanti e ambire al finanziamento di oltre 12 milioni di euro richiesto per la realizzazione di sei interventi. Le somme sono legate al programma nazionale per la qualità dell’abitare, presentato dal governo nazionale con un decreto interministeriale dello scorso settembre che ha previsto la possibilità di partecipare per i comuni al di sopra di 60mila abitanti, a meno di – ed è questo il caso dei centri dell’Acese – di fare rete e ottenere dalla Regione il sostegno istituzionale.
L’area interessata dal progetto – sviluppato sotto l’egida del Gal Terre di Aci – è tra quelle che maggiormente hanno risentito della cementificazione degli anni Ottanta, registrando un importante aumento della popolazione, al punto che oggi la densità che sfiora i 1900 abitanti per chilometro quadrato. Ciò ha fatto sì – si legge nel progetto – che «la popolazione risulta
disomogenea, sia per estrazione sociale che per abitudini, interessi culturali ed esigenze e mancando del legame storico e parentale si delinea un quadro di forti squilibri sociali». Problemi che i cinque Comuni sperano di potere iniziare a contrastare facendo rete. «L’essere riusciti a fare sinergia è stato fondamentale – commenta Stefano Alì, il sindaco di Acireale che è il Comune capofilia – Solo così possiamo ambire a ottenere i fondi, ma credo che questa esperienza potrà essere anche d’esempio per ulteriori collaborazioni future nell’interesse di tutto il comprensorio».
Il primo degli interventi proposti ha un valore di poco meno di 3,5 milioni di euro e prevede la realizzazione ad Acireale di cinquanta alloggi sociali a cura dell’Istituto autonomo case popolari. Nel progetto è previsto uno spazio di duecento metri quadrati da destinare a laboratorio di quartiere, un centro diurno per anziani e spazi verdi, oltre che parcheggi per i residenti e un piccolo impianto sportivo. Nella stessa città dei cento campanili, si punta al recupero e alla rifunzionalizzazione dell’ex convento del Carmine. Un sito dell’elevato potenziale ma che attualmente è totalmente abbandonato: anche in questo caso la cifra dell’investimento sfiorerebbe i 3,5 milioni e prevede la realizzazione di centri sociali, pinacoteca, biblioteca multimediale, ludoteca e aule studio.
Ad Aci Sant’Antonio, invece, il Comune propone di demolire e ricostruire una scuola, le cui attività dovrebbero estese anche al pomeriggio con l’utilizzo di un campo sportivo. L’intervento costerà oltre 3,4 milioni di euro e prevede anche la realizzazione di una pista ciclabile che porterà alla villa comunale ma anche ad Aci Bonaccorsi, dove si punta a completare il terzo lotto – 572mila euro, il costo stimato – di una pista già esistente. Quello della creazione di una rete di percorsi riservata alla mobilità sostenibile è un punto centrale nel progetto che la Regione invierà a Roma. Un’altra pista, infatti, interesserà il territorio di Aci Catena, dove con poco più di un milione verrebbe realizzato un percorso che dall’area archeologica di Santa Venera al Pozzo porterà allo storico e centrale palazzo Riggio. Le piste ciclabili, secondo il progetto, favovriranno anche la nascita di esercizi di noleggio bici. A Valverde, invece, mezzo milione di euro sarebbe destinato alla riqualificazione del parco D’Arrigo.
Il progetto che sarà inviato al ministero per lo Sviluppo economico rientra nell’ambito di una pianificazione più ampia per un valore complessivo di circa 19 milioni euro. Le somme mancanti, i Comuni contano di recuperarle tramite altre forme di finanziamento e in minima parte con contributi propri e di privati. In tutti i casi si tratta di interventi che sono interconnessi ai sei presentati: si va dalla realizzazione della pista ciclabile Aci Green Way sul vecchio tracciato della ferrovia al parcheggio di interscambio dei Cappuccini, ad Acireale, comprensivo di sette chilometri di cialbile; dalla costruzione di centri culturali multimediali nel palazzo Riggio di Aci Catena e Ad Aci Bonaccorsi alla riqualificazione della villa comunale di Aci Sant’Antonio dove sorgerà un’arena all’aperto. Tra i progetti aggiuntivi c’è poi anche la riqualificazione e utilizzo del parcheggio sopra la frazione marinara di Capomulini, l’installazione di aree di sosta per le bici elettriche, ma anche il recupero dell’antica via dei Mulini tra i territori di Aci Catena e Acireale. La qualità della vita dovrebbe passare, infine, anche dalla realizzazione di piazze telematiche dotate di wifi pubblico anche nelle aree periferiche e la nascita di spazi di condivisione per lavoro e altre attività sociali.