La Regione siciliana dimentica i pazienti stomizzati

DOPO L’INCREDIBILE STORIA DEL PRONTO SOCCORSO DI SCIACCA CHE ABBIAMO RACCONTATO IERI, OGGI TOCCA AI MALATI CHE SOFFRONO D’INCONTINENZA 24 ORE SU 24. LA CUI DIGNITA’ VIENE AFFIDATA AD UN SACCHETTO DI RACCOLTA DI FECI E URINE CHIAMATO PRESIDIO PROTESICO. LA DENUNCIA RACCOLTA E RILANCIATA DAL MOVIMENTO 5 STELLE ALL’ARS

Già questi malati hanno problemi perché vivono una vita difficile. A questi problemi, almeno nella Sicilia orientale, se ne aggiungono altri: ovvero la pessima gestione e distribuzione quasi inesistente dei presidi protesici.

Questa la pesante contestazione dell’Associazione Italiana Stomizzati (A.I.Stom.)-Sicilia Onlus, raccolta dai deputati all’Ars del Movimento 5 Stelle.

I presidi protesici, per la cronaca, sono prodotti che vengono messi a disposizione gratuitamente ai pazienti affetti da particolari malattie, ovvero ai pazienti che hanno subìto delicati interventi chirurgici. In questo caso, ad avvertire la cattiva gestione sono i pazienti portatori di enterostomia.

“Una grave anomalia – denuncia la parlamentare del Movimento 5 Stelle di sala d’Ercole, Vanessa Ferreri, componente della Commissione Sanità dell’Ars – che crea numerose criticità nella gestione e sulla qualità della vita di un soggetto stomizzato”.

Com’è noto, il soggetto stomizzato è una persona che soffre di incontinenza 24 ore su 24, a cui viene confezionato un’abboccamento di un viscere (urologico e fecale) all’esterno, e la cui dignità viene affidata ad un sacchetto di raccolta (urine e feci) che viene chiamato presidio protesico. “Se tale presidio protesico viene a mancare – continua Ferreri – per il soggetto stomizzato è finita”.

Da qualche tempo la ditta che si occupa della fornitura del presidio, e che gestisce la distribuzione nella Sicilia Orientale, soprattutto nelle province di Catania e Siracusa, non garantisce la fornitura né sui tempi, né sulla quantità cui il paziente ha diritto. L’anomalia sarebbe dovuta ai mancati pagamenti da parte della Regione siciliana.

“Chiediamo pertanto che l’assessore alla Salute, Lucia Borsellino, che già in passato ha mostrato di essere molto sensibile alla causa – aggiunge Ferreri – di intervenire immediatamente per la risoluzione del problema che lede un diritto fondamentale delle persone stomizzate”.

Ma l’azione dei Cinquestelle non si ferma qui. “Stiamo lavorando a un disegno di legge su norme in favore delle persone incontinenti e stomizzate – conclude la parlamentare – affinché la Regione siciliana fornisca, a titolo gratuito, gli interventi preventivi, curativi, assistenziali e riabilitativi, necessari e connessi alla loro patologia e invalidità”.

Nota a margine

Ieri abbiamo raccolto l’incredibile denuncia sul Pronto Soccorso di Sciacca, provincia di Agrigento, dove sono ‘vietati’ gli infarti dopo le 14,00 per mancanza di assistenza medica. Ora raccogliamo quest’altra incredibile denuncia. La musica è sempre la stessa: mancano i soldi.

A Sciacca mancano i soldi per garantire l’assistenza agli infartuati dopo le 14,00. Nella Sicilia orientale mancano i soldi – perché la Regione non paga i fornitori – per garantire una vita dignitosa alle persone stomizzate.

In entrambi i casi dobbiamo ‘ringraziare’ il Governo di Rosario Crocetta che accetta senza fiatare i tagli del Governo Renzi. E dobbiamo ringraziare il Governo Renzi che si fa togliere i soldi dall’Unione europea e, a propria volta, li toglie alle Regioni, Sicilia in testa.

Infine dobbiamo ringraziare l’Unione europea che, a furia di austerità, sta impoverendo il nostro Paese e, in particolare, la nostra Isola. Dove la sanità pubblica comincia ad essere bloccata dalla mancanza di risorse finanziarie.

Redazione

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