Anzi, sembra la solita telenovela che va avanti da mesi: il partito democratico che chiede un cambio di passo e di governo e il governatore del'isola che dice no a un nuovo rimpasto
La recita nel PD/ Incontro romano tra Guerini, Crocetta, Faraone e Raciti: ma non sembra una cosa seria…
ANZI, SEMBRA LA SOLITA TELENOVELA CHE VA AVANTI DA MESI: IL PARTITO DEMOCRATICO CHE CHIEDE UN CAMBIO DI PASSO E DI GOVERNO E IL GOVERNATORE DEL’ISOLA CHE DICE NO A UN NUOVO RIMPASTO
di Carmelo Raffa
Dalla sede romana del PD giunge notizia di un incontro tra il vicesegretario nazionale, Lorenzo Guerini, Davide Faraone, componente della Segreteria nazionale, Fausto Raciti segretario del Partito Democratico siciliano e Rosario Crocetta, governatore della Regione Sicilia.
“Il confronto – secondo la nota diffusa dal PD – si è svolto in un clima estremamente positivo e costruttivo. In particolare, è stato individuato un percorso di riforme da compiere secondo un preciso crono-programma nei prossimi sessanta giorni, partendo da un incontro con la segreteria regionale siciliana. Si tratta di una risposta forte e decisa per il rilancio dell’attività della Regione e che verrà sostenuta e condivisa con le altre forze della coalizione dal PD siciliano”.
Se sono rose fioriranno e se invece le solite chiacchiere avremo modo di verificarle nei prossimi giorni. Dai commenti apparsi su Twitter e facebook da parte di Fausto Raciti si delinea che al Governatore è stato richiesto, da coloro che rappresentano il Partito a livello nazionale, di dialogare con la segreteria regionale a 360 gradi. Mentre Crocetta lascia intendere che il dialogo non dovrebbe portare ad un nuovo rimpasto.
Quindi appare ancora una volta che a Roma si è chiarito tutto per non chiarire un bel nulla. In pratica, una sorta di commedia degli inganni.
A questo punto riteniamo fondamentale che l’urgenza per la gente è quella di fare partire i progetti e quindi lo sviluppo economico ed il lavoro.
Ripetiamo ancora una volta che non servono le liti finalizzate all’occupazione di poltrone, poltroncine o seggiuzzi, ma che riparta, senza più rinvii, sviluppo e produttività nell’Isola.
Ricordiamo a questi politici di non recarsi a Roma col cappello in mano ed a prendere ordini, ma a pretendere il giusto per i siciliani.
Insistiamo sulla cosa più giusta da chiedere a Roma: l’attuazione dello Statuto Autonomistico e precisamente il contenuto agli artt. 36, e 37 e 38.
Quindi da Crocetta, Faraone, Raciti, Guerini e Renzi non si accettano più chiacchiere, ma fatti reali e concreti per i poveri isolani.