La polemica sullo stadio Barbera dopo il ko dell’Italia Dalla scarsa manutenzione al caos lasciato dagli azzurri

La delusione per la sconfitta contro la Macedonia del Nord è ancora calda, e la partita di martedì sera in Turchia, nella sua inutilità, sembra destinata a fare bruciare ancora di più le ferite per il secondo consecutivo addio al mondiale, ma la nazionale di calcio è da qualche ora finita al centro di una nuova polemica. All’origine c’è un video girato all’interno dello stadio Barbera, tra lo spogliatoio e la zona docce. A dominare è il caos, tra decine di bottigliette di plastica abbandonate, resti di cibo, altri contenitori lasciati nei lavandini. Immagini che hanno iniziato a rimabalzare tra i social, scatenando accuse di inciviltà nei confronti dei calciatori italiani. 

Tuttavia l’attenzione sullo stadio Barbera, che nei mesi scorsi era stato sottoposto a un intervento di manutenzione straordinaria in previsione dello spareggio, era già alta da stamattina. L’edizione on line del Corriere della Sera ha dedicato un articolo alle condizioni dell’ex Favorita, sottolineando le carenze di una struttura ritenuta ben lontana dagli attuali standard internazionali. Critiche a cui, nel pomeriggio, ha replicato la società rosanero: «Ferma restando la fotografia oggettiva di un impianto che per oltre 30 anni ha goduto di poche o nessuna reale opera di rinnovamento strutturale, portando con sé gli inevitabili segni del tempo, l’articolo, più o meno consapevolmente – si legge in una nota – tace di contro la verità di uno stadio che, grazie al lavoro dell’intera macchina organizzativa, ha affrontato a testa alta la sfida di un tutto esaurito adeguato all’importanza del match, che merita a questo punto un contro-elenco capace di rendere giustizia alla serata del 24 marzo e onorarne la verità incontestabile dei fatti: nessuna défaillance organizzativa a danno dei tifosi e delle federazioni ospiti; spogliatoi completamente rinnovati per l’occasione; manto erboso non solo al livello ma anche al di sopra degli standard delle competizioni nazionali e internazionali, a tal punto da ricevere apprezzamento dagli stessi giocatori e staff tecnici; area sky-box completamente nuova e realizzata ad hoc per l’occasione; nuovi schermi led giganti di ultima generazione; ultimo, ma non ultimo, la condotta ineccepibile di un pubblico caloroso e rispettoso».

Sulle condizioni della struttura sportiva interviene anche l’Ance di Palermo. «Apprendiamo da un importante quotidiano nazionale che lo stadio Renzo Barbera è preistorico, fatiscente, insicuro, con servizi inadeguati e una sala stampa paragonata ad una sala giochi di Bogotà – si legge in una nota a firma del presidente dei costruttori Massimiliano Miconi – Una descrizione dolorosa per quanto, ne siamo convinti, fedele alla realtà dei fatti. L’impianto di viale del Fante meriterebbe ben altra gloria, in rispetto alla storia della squadra di casa, in rispetto al nome che porta e in rispetto, soprattutto, a tutti i cittadini che lo frequentano. Per questo – continua Miconi – chiediamo che si possa almeno considerare di inserirlo tra i progetti del Pnrr per una ristrutturazione ed un adeguamento alle norme di tutti i suoi spazi. Riteniamo, inoltre, che sarebbe importante finalmente, aprire ai privati la possibilità di un project financing su un nuovo stadio, anziché andare a rattoppare i buchi con questa gestione fallimentare».


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