La piattaforma rivendicativa dei lavoratori liberi della formazione professionale

“NON E’ PIU’ UN PROBLEMA DI APPARTENENZA SINDACALE. OGGI IL VERO PROBLEMA E’ LA NOSTRA ESISTENZA”

dai Lavoratori liberi della Formazione professionale
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Cari colleghi, mercoledì 1 ottobre 2014, alle 9,00, a Palermo, da piazza Marina partirà la MARCIA DELLA FORMAZIONE cui parteciperanno le tre filiere: Servizi, Formazione, Oif.

Non è più un problema di appartenenza sindacale, il vero problema è la nostra esistenza, abbiamo adottato ogni forma di lotta, ma il Governo si è dimostrato insensibile a qualsiasi richiesta, ci hanno preso in giro, ci hanno promesso la stabilizzazione, ma i risultati lo abbiamo visto tutti sulla nostra pelle.

È arrivato il momento di fare sentire con più forza la nostra voce. La volontà del Governo è stata espressa in maniera chiara da un Presidente che governa con il 13 % dei consensi e con quelli dei suoi 43 compari che lo sostengono.

Non delegare, perché ormai il tempo delle deleghe è finito. E’ il momento del riscatto della tua dignità di lavoratore, di cittadino e padre di famiglia.

La nostra manifestazione non ha sigle politiche e nemmeno sindacali, la nostra è il riconoscimento di un diritto che ci hanno scippato con l’inganno: IL NOSTRO LAVORO.

Vogliono azzerarci e continuare con le promesse di nuovi posti di lavoro, creando precariato, per continuare il loro ricatto a garanzia dei loro privilegi.

PIATTAFORMA RIVENDICATIVA

INTERVENTI FORMATIVI – OBBLIGO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE – SERVIZI FORMATIVI

1 – Provvedimenti d’urgenza per pagare direttamente gli stipendi arretrati del personale degli Interventi Formativi, Servizi Formativi e dell’Obbligo di istruzione e formazione (chiusura delle rendicontazioni e pagamenti dei saldi immediatamente).

2 – Stabilire il principio del pagamento diretto ed immediato di ogni diritto economico maturato e maturando dei lavoratori per evitare le lungaggini burocratiche.

3 – Ripristino delle leggi regionali in vigore, a cominciare dal rifinanziamento del Fondo di garanzia di cui all’art. 132 della legge n. 4 del 16 aprile 2003, con l’obiettivo di funzionare come fondo di rotazione per anticipare gli stipendi per almeno sei mesi.

4 – Dare seguito alla Direttiva Assessoriale n. 5138 del 7.11.1973 con la quale si stabiliva l’indirizzo politico al dirigente generale del settore di pagare direttamente gli stipendi del personale degli enti revocati per il lavoro prestato sia negli interventi formativi (avviso n. 20/2011), sia nei servizi formativi (avvisi n. 1 e 2 del 2010), che dell’obbligo di istruzione e formazione (avviso n. 19/2011).

5 – Copertura economica e pagamento tempestivo dell’integrazione regionale del fondo di garanzia per gli anni formativi 2012 (erogato solo il 7,7% del dovuto) e 2013.

6 – Pubblicazione immediata in Gazzetta Ufficiale Regione Siciliana dell’Albo del personale ad esaurimento della Formazione professionale ex art. 14 della L.R. 24/76, in cui bisogna aggiungere la data effettiva di iscrizione, al fine del computo dell’anzianità di servizio – unico elemento oggettivo di preferenza a parità di professionalità.

7 – Emanare la direttiva sulla mobilità orizzontale del personale e supportarla con il collegamento al fondo di garanzia (l.r. n. 4 del 16 aprile 2003 art. 132 così come modificato dalla l.r. n. 10 del 7 giugno 2011) – darne copertura economica.

8 – Riaprire il tavolo di trattative per la Riforma del Sistema della Formazione Professionale, in cui si rileva l’affievolimento di diritti quesiti ed essenziali dei lavoratori: non si possono diminuire le tutele di legge dei lavoratori del settore modificandole in senso meno garantista in merito al principio di continuità lavorativa ed al principio di salvaguardia occupazionale.

9 – Programmare la fuoriuscita del personale dell’albo attraverso l’attuazione di un piano effettivo di esodo, quindi verificare l’impiego di tutto il personale nelle tre filiere, per il resto del personale non impiegabile (non ripetere l’esperienza delle eccedenze 2013) procedere a percorsi di allocazione in strutture come la Resais, il Ciapi, i liberi consorzi dei comuni, le Istituzioni Scolastiche, le Università degli Studi, ecc.

10 – Procedere nell’azione amministrativa in modo da concludere tutti i percorsi con celerità ed in ossequio al principio della responsabilità amministrativa, altrimenti detti provvedimenti possono danneggiare l’intero settore.

INTERVENTI FORMATIVI

1 – mettere urgentemente le direttive per l’avvio della terza annualità dell’Avviso n. 20/2011e successivamente i decreti di finanziamento, in quanto gli enti di formazione stanno sospendendo tutto il personale per l’enorme incertezza e confusione.

2 – Avvio immediato del progetto Prometeo per la ricollocazione al lavoro dei 1415 colleghi senza incarico ed aventi diritto.

3 – Avvio della filiera FP del progetto Prometeo, così come da impegni, oppure finanziamento del PROF ex l.r. 24/76 per coloro che restassero privi di incarico, circa 600 colleghi in elenco.

OBBIGLO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE

1 – Emettere i decreti di finanziamento del nuovo anno formativo dell’Obbligo di Istruzione e Formazione professionale.

SERVIZI FORMATIVI

1 – Immediata assunzione al Ciapi di tutti i lavoratori degli ex sportelli con il mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi in attesa della riforma del settore.

2 – Riforma del settore attraverso il sistema misto pubblico – privato a condizione che la parte pubblica sia costituita inderogabilmente da un unico soggetto che assorba tutti gli ex operatori Sportelli multifunzionali per utilizzarli presso le strutture che si accrediteranno.

3 – Rimodulare il decreto sull’accreditamento per i Servizi Formativi inserendo il principio di salvaguardia occupazionale del personale iscritto all’albo ex sportelli multifunzionali.

Si evidenzia, infine, che qualsiasi soluzione che intenda adottare il Governo Regionale debba essere presa con il coinvolgimento dei lavoratori e non solo di singoli rappresentanti sindacali, in modo da effettuare scelte trasparenti e quanto più condivise dalla base dei lavoratori.

OTTOMILA LAVORATORI SICILIANI E LE LORO FAMIGLIE NON POSSONO CONTINUARE A VIVERE IN CONDIZIONE DI POVERTA’: BISOGNA ASSICURARE LA CONTINUITA’ OCCUPAZIONALE E RETRIBUTIVA AL PERSONALE DEL SISTEMA DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE.

 


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