La pasticceria mobile di Gloria in piazza Stesicoro «Importante fare chiarezza su tutte le possibilità»

«Veniteci a trovare fino a giorno 6 febbraio in piazza Stesicoro, durante i festeggiamenti agatini». È l’ultimo aggiornamento sul caso di Gloria, la giovane titolare della bakery itinerante che, negli scorsi giorni, ha rivolto un appello su Facebook al sindaco di Catania, lamentando le difficoltà a ottenere il nullaosta per esercitare la sua attività nel territorio catanese. Un caso che aveva scatenato un grande dibattito online e che in breve tempo era diventando argomento di conversazione, anche per merito delle centinaia di condivisioni da parte dei cittadini. Per la festa di Sant’Agata, intanto, la giovane imprenditrice intanto potrà usufruire di una delle tante autorizzazioni concesse ai venditori ambulanti in centro storico.

Un tam tam mediatico che era valso alla 22enne Gloria Di Mariano un appuntamento con gli uffici comunali, e la promessa di incontrare – forse la prossima settimana – direttamente il primo cittadino Enzo Bianco. Ma tra chi applaudiva all’idea imprenditoriale e al coraggio, c’era anche chi faceva notare il bisogno di rispettare i regolamenti comunali, per quanto restrittivi. A intervenire sulla vicenda era stata anche Confcommercio Catania che, con un comunicato del vicepresidente Francesco Sorbello, si dichiarava disponibile a fornire alla titolare di Made with love consigli, consulenze e suggerimenti su come svolgere la propria attività nel rispetto di tutte le norme vigenti.

«Siamo ben lieti di aiutare la giovane operatrice, ma per chiarezza e onestà è necessario specificare che esistono delle leggi nazionali che limitano alcune attività – dichiara Sorbello – Per quanto riguarda il commercio su aree pubbliche in forma itinerante, non è possibile effettuarlo all’interno del centro storico, perché c’è la norma nazionale sui beni paesaggistici e architettonici che lo vieta. Quindi se Gloria volesse vendere in via Etnea, non potrebbe farlo. E a sancirlo non è solo il Codice dei beni culturali e del paesaggio, ma anche i regolamenti comunali che vietano il commercio itinerante nel centro storico»

E Catania non fa eccezione, come si evince anche dall’articolo 35 del Regolamento per il commercio su aree pubbliche che recita testualmente: «È fatto divieto assoluto di esercitare l’attività commerciale in forma itinerante nel centro storico cittadino, come individuato dalla sovrintendenza ai Beni culturali e ambientali». Se quindi è fuori discussione, perché vietato, il commercio itinerante, sembra di difficile attuazione anche la richiesta di suolo pubblico: «Ormai da alcuni anni non funziona più come una volta, quando il singolo commerciante faceva richiesta al Comune e, dopo una semplice valutazione per a verificare che l’attività non creasse problemi alla viabilità, poteva procedere – continua Sorbello – Oggi, invece, in tutta Italia è stato stabilito che il suolo pubblico dovrà essere assegnato tramite bando». 

Bando che però deve ancora uscire, mentre chi ha già ottenuto la concessione – teoricamente in scadenza la prossima estate – per effetto del decreto Mille proroghe potrà goderne fino al dicembre del 2018. «Sono consapevole delle leggi che riguardano il centro storico, non intendo aggirare questo divieto in alcun modo né ricevere trattamenti di favore», dichiara Gloria Di Mariano. «Però non ho capito perché dovrebbe essermi vietato vendere anche in altre zone della città. Ecco, credo che a questo punto sia importante fare chiarezza», conclude Gloria. «Non mi risulta che non si possa fare», replica Sorbello. Nel frattempo, però, una prima risposta al desiderio della 22enne di lavorare nel centro cittadino – seppure legata alla straordinarietà delle celebrazioni agatine – è arrivata.


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