La mafia del mare: massi per ostruire l’accesso alla spiaggia

Il mare negato. Ieri sera uno speciale del Tg1 si è occupato delle spiagge di Palermo, e come già vi avevamo raccontato in questo articolo, la conclusione a cui è arrivato il giornalista non poteva che essere questa: si sono presi tutto. Sono pochissimi i lidi rimasti liberi. In buona sostanza, se hai un certo numero di euro da sborsare nell’arco della giornata o della sessione estiva, puoi tutto: con ciò intendiamo la tessera d’iscrizione ad un club o, addirittura, l’abbonamento per la stagione estiva. Chi non se lo può permettere invece si arrangia e si accalca sulle poche spiagge libere.

L’assalto dei privati, non è solo un fenomeno palermitano. Ma, la cosa ancora più scandalosa è che, ‘qualcuno’ prova ad accaparrarsi anche quella parte di ‘sabbia’ sfuggita alla spartizione affaristica. Succede, ad esempio, a Petrosino, Comune in Provincia di Trapani, vicino a Marsala, dove domenica mattina, in prossimità della spiaggia di Torrazza, lungo la stradina comunale che porta al posteggio e in riva al mare, i bagnanti si sono trovati davanti enormi massi che ostacolavano l’accesso alla spiaggia libera, in prossimità di un lido. 

‘Qualcuno’ aveva deciso che da lì non si passa. Qualcuno aveva deciso che anche quella spiaggetta è ‘cosa loro’.

Naturalmente la gente si è arrabbiata e ha allertato l’amministrazione comunale che ha rimosso i sassi:

“Condanno duramente il gesto vile, meschino e che offende tutti i cittadini di Petrosino – compiuto nella notte per bloccare con dei massi la strada di accesso alla spiaggia di Torrazza (lato sud)” ha detto il Sindaco, Gaspare Giacalone.

Che ha aggiunto: “Ho fatto rimuovere quei massi con somma urgenza oggi stesso. Gli autori si vergognino e comprendano che difenderemo con tutte le forze il diritto di fruire liberamente della nostra spiaggia! Tali atti lasciano un sapore amaro, il nostro paese e i cittadini non meritano questo. Auspichiamo che le forze dell’ordine risalgano al più presto agli esecutori del gesto e che tali atti non si abbiano più a ripetere”. 

Palermo al mare: o sei socio dei circoli privati oppure vai fuori città

 

 


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