COMMOVENTE COMUNICAZIONE DELL’ESPONENTE DEL GOVERNO SICILIANO. DAL QUALE ANCORA SI ATTENDE QUALCHE MISURA CONCRETA PER RILANCIARE IL SETTORE CHE GUIDA
“Il viaggio di Nemo verso la nuova vita si è concluso felicemente stamattina nelle acque dellArea Marina Protetta della Riserva del Plemmirio”.
E’ questo il roboante annuncio fatto pervenire ai media dall’assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca, Ezechia Reale. Che con un entusiamo commovente, attraverso un comunicato stampa ufficiale, fa saper che la tartaruga Nemo, ferita da un amo da pesca e soccorsa dalla Capiteneria di Porto, è stata liberata.
“A Palermo, nel Centro di Monitoraggio e Controllo delle Tartarughe Marine e Cetacei dellIstituto Zooprofilattico Sperimentale di Palermo, Nemo venne trasportata, sottoposta alle indagini diagnostiche e, quindi, operata – racconta l’assessore con dovizia- Oggi a Siracusa, nelle acque della Riserva del Plemmirio, il luogo dove Nemo ha trovato nuovamente il suo habitat naturale, la sua nuova vita.
A bordo di ununità navale – ci fa sapere il comunicato ufficiale dell’assessorato- della Guardia Costiera di Siracusa, assistiti dal Comandante Ernesto Cataldi, lAssessore Ezechia Paolo Reale e Santo Caracappa, capo Dipartimento dellIstituto Zooprofilattico Sperimentale di Palermo, hanno liberato in acqua la tartaruga Nemo.
Una grande emozione- commenta con convinzione Reale – ma soprattutto la consapevolezza che spesso luomo può riparare il danno che noi stessi possiamo creare alla fauna marina. Grazie al lavoro fatto dalla Capitaneria prima, col recupero, e allIstituto Zooprofilattico dopo, dove Nemo è stata operata e seguita per la sua totale riabilitazione, gli Enti e le Istituzioni competenti possono ridare la vita agli abitanti del mare indifesi.
Insieme conclude Reale – è possibile sempre e comunque, risarcire la natura.
E’ davvero toccante che un assessore regionale si commuova e si appassioni così tanto dinnanzi a queste splendide creature. Che, ogni anno subiscono incidenti simili e vengono, solitamente, salvate e curate dall’associazioni ambientaliste e animaliste.
Una sensibilità struggente che fa onore a Reale e che speriamo manifesti presto anche su tematiche più specificatamente legate all’assessorato strategico che guida e soprattutto alle emergenze cui è chiamato, istituzionalmente, a rispondere.
La crisi dell’agricoltura siciliana, così come della pesca, richiedono misure serie ed urgenti. Il settore, che potrebbe rappresentare uno dei polmoni dell’economia siciliana, è del tutto in ginocchio. Grazie ad una politica regionale assente e ad una politica agricola europea ostile.
Dinnanzi ad un quadro così drammatico, da siciliani ci aspettiamo che l’assessore Reale, oltre che per le tartarughe, si commuova e impegni tempo ed energie, anche per il rilancio del settore. Alle tartarughe pensano già veterinari, biologi e animalisti.
Attendiamo dunque con ansia un altro comunicato stampa, altrettanto roboante e toccante, in cui si annunciano misure concerete per l’agricoltura e la pesca siciliana.
Intanto cogliamo l’occasione per augurare un splendido viaggio a Nemo:) Peccato che anche noi non eravamo lì su una barca, in mezzo al blu del mare, a godere dello spettacolo della tartaruga, del sole e magari di qualche tuffo.
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