La giunta Musumeci nomina i nuovi dirigenti Sei conferme, sette rotazioni. Tagli su indennità

Si scioglie nel tardo pomeriggio la matassa del nuovo organigramma dei dirigenti generali della Regione. Dopo la revoca dei precedenti incarichi – avvenuta la scorsa settimana, in applicazione della legge sullo spoils system – il governatore Nello Musumeci e i suoi assessori hanno varato un rimescolamento che prevede sedici nuove nomine, sette rotazioni, sei conferme e un incarico ad interim

Per i dipartimenti di Istruzione e formazione professionale e Beni culturali si procederà alle sostituzioni quando i due dirigenti in carica, Giovanni Silvia e Maria Elena Volpes, andranno in pensione, scadenza prevista a breve.

Lo schema approvato dalla giunta regionale vede al suo vertice la segretaria generale Maria Mattarella. Giovanni Bologna è la conferma invece alla ragioneria generale. All’Ufficio legislativo e legale viene assegnato Gianluigi Amico, finora capo di gabinetto del governatore, ed al Dipartimento di protezione civile una conferma, Calogero Foti. A Vincenzo Falgares tocca, oltre all’interim del dipartimento Programmazione in attesa di un esterno, il dipartimento degli Affari extraregionali al posto di Gaetano Pennino. All’Ufficio speciale Autorità di Certificazione dei programmi cofinanziati dalla Commissione Europea spunta l’ex assessora di Rosario Crocetta Patrizia Valenti mentre all’Ufficio speciale Audit programmi coofinanziati dalla Commissione europea va Grazia Terranova, che sedeva nel gabinetto dell’ex presidente della Regione. 

Al dipartimento Agricoltura Carmelo Frittitta sostituisce Gaetano Cimò e al dipartimento Sviluppo regionale e territoriale Mario Candore, spostato dal dipartimento FamigliaDario Cartabellotta, anche lui ex assessore di Crocetta, viene assegnato al dipartimento Pesca mediterranea. Le Attività produttive passano a Rosolino Greco Funzione pubblica e personale a Rosalia Pipia, capo di gabinetto dell’assessore Bernadette Grasso. Mario La Rocca, già alle Infrastrutture con l’ex assessore di Crocetta Giovanni Pistorio, lascia l’incarico di capo di gabinetto dell’assessore della Sanità Ruggero Razza per approdare al dipartimento Pianificazione strategica. Fulvio Bellomo e Salvatore Lizzio sono i dirigenti che l’assessore Marco Falcone ha voluto ai dipartimenti Infrastrutture, mobilità e trasporti e al Dipartimento regionale tecnico. Margherita Rizza, ex commissario della provincia di Enna, guiderà il dipartimento Autonomie locali.

Tuccio D’Urso, tecnico finora in servizio alle Infrastrutture – già candidato sindaco a Catania – viene assegnato al dipartimento Energia. Salvo Cocina si era invece già insediato da qualche settimana alla guida del dipartimento Acqua e RifiutiMaria Letizia Di Liberti, già direttore dell’ospedale messinese Papardo, è il nome scelto per il dipartimento Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, mentre all’Ambiente va Giuseppe Battaglia, capo di gabinetto dell’assessore Totò Cordaro. Maurizio Pirillo, in passato capo del dipartimento Rifiuti, si sposta dalle Autonomie locali al Coordinamento sistemi informativi regionali e attività informatica. Rino Giglione, già volto dell’assessorato del Territorio, va al dipartimento Famiglia e politiche sociali. Al Lavoro c’è invece Francesca Garoffolo, come da indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi.

Chiudono l’elenco Benedetta Cannata al dipartimento Finanze e credito, Giovanni Salerno all’Urbanistica e Lucia Di Fatta, già capo di gabinetto dell’assessore Sandro Pappalardo, che diventa dirigente generale al Turismo. Filippo Principato è il dirigente del Corpo forestale. 

La giunta Musumeci ha anche rinnovato i vertici di Riscossione Sicilia, la partecipata della riscossione tributi posta per legge in liquidazione in vista dell’incorporazione con l’Agenzia delle Entrate. L’ex generale della guardia di finanza in pensione Domenico Achille sarà l’amministratore. Nel cda assieme a lui ci saranno la commercialista Graziella Germano e l’ex procuratore di Catania Michelangelo Patanè.

Nel commentare in una nota la nuova mappa dei dirigenti, il presidente Musumeci ha annunciato un taglio «del venti per cento sulla parte variabile dello stipendio» dei dirigenti. Ciascuno di loro, aggiunge il governatore, «sarà messo alla prova e, tra un anno, opereremo una verifica dei risultati, specie per quanti si occuperanno di gestione della spesa».


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