La gente non mangia legge elettorale

APPROVARE ADESSO IL BASTARDELLUM AVREBBE UNA SOLA CONSEGUENZA: ELEZIONI ENTRO GIUGNO

di Aldo Penna

A un anno dalle elezioni e a poche settimane dal pronunciamento della Corte Costituzionale che impedisce l’utilizzazione del Porcellum per le prossime scadenze, il circo politico dibatte solo di legge elettorale.

Mentre il paese affonda tra tassi di disoccupazione altissimi, chiusure a migliaia di attività economiche, sfondamento del miliardo di ore per la cassa integrazione, crollo dei consumi, il Parlamento più pagato d’Europa, i parlamentari più numerosi al mondo, se si esclude l’Assemblea Nazionale Cinese, discutono di legge elettorale.

Perché questa fretta? Se davvero alcuni capi politici hanno a cuore le sorti del paese dovrebbero mettere in calendario un franco dibattito per la legge elettorale e occuparsi di un paese in caduta libera. Tre delle ultime cinque legislature si sono interrotte anticipatamente, durata media 720 giorni. Qualcuno pensa sia necessario battere il record repubblicano e votare a Maggio o Aprile?

Nel 1993 ventinove milioni di italiani demolirono il proporzionale delle multi preferenze e delle rissosità, per l’uninominale all’inglese. Il legislatore, allenato a tradire il mandato popolare, aggiunse un recupero proporzionale e iniettò nella politica italiana il virus della lista bloccata. Nel 2005 il centrodestra varò una riforma che, rinnegando ogni spirito referendario, consentì di riempire con amici, parenti, avvocati, commercialisti, analisti, dentisti, segretarie personali dei leader piccoli e grandi di destra e sinistra, le liste di Camera e Senato.

Nella storia italiana ogni volta che si è profilata una legge truffaldina, le opposizioni hanno lottato anche a rischio della vita. Così fu per la legge Acerbo del 1923 che garantiva i due terzi dei seggi alla lista che superava il 25%, o per la legge truffa del 1953 che assicurava il 65% dei seggi alla coalizione che avesse superato il 50%. Per il Porcellum non si udì un solo lamento, una sola protesta vera. La tossina autoritaria e centralista era penetrata così a fondo
da corrompere tutti.

Il Bastardellum o Porcellinum ha le stesse caratteristiche della legge che vorrebbe riformare. L’insistenza e le minacce per farla approvare subito è una spia pericolosa delle intenzioni dei suoi sponsor: nel 1953 la legge truffa fu approvata a febbraio e si votò ad Aprile, il Porcellum fu approvato tre mesi prima del voto e la stessa legge Acerbo fu votata nel novembre nel 1923 e applicata quattro mesi dopo.


Approvare adesso il Bastardellum avrebbe una sola conseguenza: il voto entro questo semestre. E’ questo che vuole il sistema mediatico ammaliato dalla magia della nuova legge da oscurare i drammi di una nazione che scivola rapidamente indietro in tutte le classifiche mondiali?
E’ questo che vogliono i parlamentari appena eletti, seppur con una legge manipolatrice e feudale?
E’ questo che vuole il sistema economico distrutto da anni di austerità per i soliti fessi e di mantenimento dei privilegi per i soliti noti?
In piena sindrome veltroniana si possono fare patti mefistofelici, guardarsi allo specchio e vedersi immacolati, ma il gioco arriva sempre alla fine e, al pari di Dorian Gray il volto raffigurato nel quadro e, per ora, nascosto a tutti, registra implacabilmente ogni cosa.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Una festa di colori ha animato la mattinata della piazza centrale di Grammichele, in provincia di Catania. «Fai super la raccolta differenziata» è la frase sulle magliette – blu, rosse, verdi e gialle – di migliaia di studenti e studentesse delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del territorio del Calatino. Tutti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Quannu è a siccu e quannu è a sacco (quando è troppo poco e quando è troppo). La Sicilia non ha moderazione. Si passa agevolemente, piroettando come ginnasti artistici sul cavallo con maniglie (dell’ammore), dalle mostre monstre di Manlio Messina a Cannes allo stand dell’assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana al Salone del Libro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]