La corazzata Napoli sulla strada del Palermo Sfida a passo di tango tra Dybala e Higuain

La settimana scorsa ci siamo sbilanciati affermando che l’Inter era probabilmente l’avversario «peggiore» che potesse capitare al Palermo per la sua fame di punti e la voglia di uscire dal tunnel della crisi. Lo stesso concetto vale in un certo senso anche per la gara casalinga di domani sera ma per un motivo diametralmente opposto. Al Barbera, infatti, nella quarta giornata del girone di ritorno sarà di scena il Napoli, la squadra più in forma del campionato supportata da una condizione psico-fisica straordinaria. I numeri incoronano la compagine di Benitez, in vetta nella speciale classifica relativa al 2015 con 5 vittorie ed una sconfitta e reduce da quattro successi consecutivi (sei negli ultimi otto turni di campionato). Il pronostico è nettamente favorevole ai campani ma, per una serie di variabili, la partita non ha un esito scontato. Il Napoli, innanzitutto, è una squadra super in attacco (con giocatori come Higuain in grado di fare la differenza) ma nello stesso tempo concede anche tanto e spesso fatica a trovare gli equilibri giusti in fase difensiva. 

Da non sottovalutare, inoltre, il fattore campo: il Napoli è dopo la Juventus la squadra che finora ha vinto di più in trasferta ma dovrà fare i conti con un Palermo che, tra le mura amiche, ha un ruolino invidiabile testimoniato dalla striscia di sei vittorie e due pareggi nelle ultime otto partite (l’ultima sconfitta interna risale al 29 settembre nel match contro la Lazio). E nell’economia della gara c’è anche una componente psicologica che potrebbe delineare scenari imprevedibili. La pressione, nel caso specifico, grava sulle spalle dei partenopei terzi in classifica, costretti a vincere per proseguire la propria rincorsa verso il secondo posto e restare sulla scia della Roma, favorita in questo weekend dagli incroci del calendario dovendo affrontare in casa il fanalino di coda Parma. Rispetto agli azzurri, la formazione di Iachini potrà invece giocare con la mente sgombra una volta ipotecato il proprio obiettivo stagionale (la salvezza) e inoltre sarà stimolata dalla voglia di riscattare la sconfitta rimediata a Milano dimostrando che quello visto a San Siro contro i nerazzurri non era il vero Palermo.

La parola al campo. Nel contesto di questo derby del Sud, che si preannuncia spettacolare in virtù dell’atteggiamento propositivo delle due squadre, si possono trovare altre interessanti chiavi di lettura. Potrebbero essere decisivi i duelli individuali a centrocampo, sia nella batteria centrale sia sulle fasce tenendo conto, ad esempio, che il Napoli è una squadra a trazione laterale con esterni in grado di dare ampiezza al fronte offensivo. I riflettori, inoltre, saranno puntati sulla sfida a distanza a ritmo di tango argentino tra Dybala e Higuain. L’osservato speciale sarà, in particolare, l’attaccante rosanero da monitorare per la sua performance al cospetto di un mostro sacro come il bomber del Napoli e soprattutto per il modo in cui reagirà ai siluri lanciati nei giorni scorsi dal presidente Zamparini («Mi ha deluso, è cambiato completamente e non gli parlo più. E’ un ragazzo d’oro ma corrotto da cattivi educatori») a proposito della complessa trattativa legata al rinnovo del contratto in scadenza nel 2016.

«Gli effetti delle vicende Dybala e Barreto? Non mi turbano. Andiamo avanti con il nostro lavoro, dobbiamo restare concentrati – ha spiegato Iachini – Sia Dybala che Barreto (in scadenza di contratto a giugno e, secondo gli ultimi rumors, destinato alla Sampdoria al termine della stagione, ndr) devono rimanere tranquilli, sono fiducioso perché le cose possano prendere una piega positiva. Analogie con la vicenda Munoz? In quel caso, dopo aver parlato con il ragazzo, si era manifestata una mancanza di serenità, cosa che invece non si è verificata con Barreto e Dybala».

Oltre al coefficiente di difficoltà dell’avversario di turno, sul fronte rosanero c’è un altro punto di contatto tra la sfida di domenica scorsa e quella di domani sera ed è l’allarme in difesa. Emergenza accentuata dall’assenza per squalifica di Gonzalez, il leader del reparto difensivo. Iachini, costretto a fare a meno dell’indisponibile Vitiello, in settimana ha studiato anche nuove soluzioni sperimentando la difesa a quattro ma sembra orientato a confermare la formula-base e riproporre dunque una linea a tre composta in questo caso da Andelkovic (al rientro dopo il turno di squalifica), Terzi e Daprelà, inquadrato ancora come centrale di sinistra. 

Nodi da sciogliere anche a centrocampo che, ancora una volta, sarà disegnato senza l’indisponibile Maresca. In cabina di regia dovrebbe essere confermato Jajalo. Sull’out destro Rispoli è in vantaggio nei confronti di Morganella condizionato, peraltro, nei giorni scorsi dall’influenza. 


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