La Città dei ragazzi ancora in attesa della riapertura E la gestione per il Comune non è più a costo zero

Ci sono luoghi che non hanno pace, che potrebbero essere meravigliosi punti di aggregazione ma che l’amministrazione non riesce a gestire adeguatamente, motivo per cui rimangono chiusi per la maggior parte del tempo, a volte per anni. È il caso della Città dei ragazzi, spazio di 12mila metri quadrati, ricco di verde, nel quartiere Pallavicino.

Gli ultimi annunci da parte del Comune risalgono a un mese fa. L’assessore alle Attività sociali, Agnese Ciulla, aveva dichiarato che la struttura sarebbe stata riaperta entro fine giugno. Eppure al 22 luglio dell’apertura nemmeno l’ombra. Basta guardare all’interno per rendersi conto dello stato di abbandono, aree 

transennate con nastro rosso e bianco a indicare interdizione, cassoni con piante e alberi tagliati dalle maestranze della Gesip ancora in bella mostra. Insomma, al momento pare evidente che la Città dei Ragazzi non sia prossima a un’apertura.

Per quanto riguarda gli amati giochi per i bambini, lo scorso gennaio, il Comune aveva dichiarato che erano state espletate due gare “tecniche” per un costo complessivo di poco inferiore ai 20 mila euro: il servizio riparazione e revisione della locomotiva del treno, quella per la riparazione del battello e quella per il servizio di manutenzione del convoglio ferroviario. Quello che si sa al momento è che il battello ora dovrebbe essere funzionante, diversamente dal trenino, ancora guasto.

E sempre a gennaio il sindaco Orlando e l’assessore Ciulla avevano annunciato un nuovo bando per il servizio di attività ludico ricreative per l’infanzia, una gara per un importo di 149mila euro che prevedeva la presenza di sette animatori, di cui un coordinatore che avrebbe mantenuto i contatti con una struttura di coordinamento del Comune. La celebrazione della gara era fissata per il 17 febbraio scorso, poi posticipata a «data da destinarsi». Si è arrivati così al 15 aprile scorso per la prima seduta di gara.

Il periodo di apertura della Città dei ragazzi di solito è di sei mesi, da aprile a fine ottobre. Dunque tralasciando per un attimo la chiusura totale dello scorso anno, anche sull’apertura di quest’anno c’è già un ritardo di tre mesi. Si sa però che lo scorso febbraio la cura del verde e le pulizie vennero affidate al personale di Reset e a quello del settore Ville e Giardini, il tutto in previsione di una apertura che non si è mai verificata. Sorte sfortunata anche per il 2013, quando la struttura fu aperta per un paio di mesi, ad agosto, tra grossi disagi e lamentele per le condizioni in cui versava, dai bagni sporchi e inagibili alla mancanza di addetti alle pulizie e di giardinieri. Un disastro insomma.

Ma c’è punto importante da chiarire. Nel luglio 2012 la Città dei ragazzi fu nuovamente inaugurata con un progetto a costo zero per il Comune e che coinvolgeva i bambini delle periferie. Una sinergia tra Gesip e centri di aggregazione del comune di Palermo che operano Piano Territoriale per l’Infanzia e l’Adolescenza (ex legge 285): 25  lavoratori della partecipata del Comune, che 7 anni prima erano stati formati proprio per fare gli animatori da “contatto” con i bambini, sarebbero stati accanto a loro ogni pomeriggio e inoltre a turno, 3 operatori dei centri di aggregazione avrebbero potuto portare i bambini dei centri, nella struttura.

Di quel progetto a costo zero non si sa più nulla. Si sa invece che è stato espletato un bando da 122mila e 755 euro, aggiudicato temporaneamente dall’associazione Soleluna

Abbiamo tentato ieri di contattare telefonicamente l’assessore Ciulla per avere chiarimenti in merito, ma senza alcun risultato. Nessuna risposta quindi da parte dell’amministrazione e la Città dei Ragazzi chiusa. Come sempre. 


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