Sono giornate speciali per il centrocampista croato, autore contro la Fiorentina del suo primo gol in Italia alla vigilia del compleanno e fresco di convocazione in Nazionale. Arrivato durante il mercato invernale, il numero 28 si è inserito con facilità negli schemi di Iachini
Jajalo, il nuovo che avanza «Palermo è una vetrina molto importante»
Primo gol nel campionato italiano e convocazione in Nazionale. Mato Jajalo non poteva ricevere regalo più bello per il suo compleanno. Il centrocampista del Palermo ha compiuto lunedì 27 anni. Sulla torta, 27 candeline che hanno illuminato delle giornate speciali dal punto di vista professionale: «Il gol realizzato domenica contro la Fiorentina (il primo con la maglia rosanero, ndr) è stato molto importante per me ed è arrivato anche al momento giusto alla vigilia del mio compleanno – ha spiegato il croato – purtroppo, però, questa rete non è bastata per ottenere un risultato positivo dato che abbiamo perso. Ho festeggiato il compleanno in maniera tranquilla cenando con alcuni amici. Non è il primo gol che segno in carriera…».
L’acuto intonato contro i viola, in ogni caso, ha aumentato la sua visibilità in chiave Nazionale. Un premio ai sacrifici di un giocatore che a Palermo sta dimostrando di avere le carte in regole per recitare un ruolo importante nella massima serie: «Sono molto contento per la convocazione (per l’amichevole del 7 giugno contro Gibilterra e il match di qualificazione agli Europei in programma il 12 contro l’Italia, ndr) anche se non è la prima. So che ci sono dei concorrenti molto forti che giocano in grandi squadre di club, ma il mio obiettivo è quello di andare in Nazionale per mettermi in mostra e giocare e non per fare la semplice comparsa. Il Palermo rappresenta una vetrina molto importante in questo contesto – ha aggiunto – è giusto che un campionato difficile e competitivo come quello italiano sia un serbatoio tenuto in considerazione dal ct della Nazionale. Potrei affrontare Vazquez nella gara Croazia-Italia? Non ho ancora parlato di questo con lui».
Le prestazioni di Jajalo sono state una delle note positive di questa stagione. Arrivato in punta di piedi durante la sessione invernale di mercato, il numero 28 rosanero ha impressionato per la facilità con cui si è inserito negli schemi di Iachini. E il tecnico, complice l’infortunio di Maresca, gli ha subito affidato le chiavi del centrocampo: «Iachini è stato molto importante per la mia crescita, forse più di mia moglie…Pur sapendo che non sarebbe stato facile gettarmi nella mischia, mi ha dato fiducia. Sinceramente non mi aspettavo di giocare così tanto». Il croato, che nasce come trequartista e che in passato ha agito in diversi ruoli della linea mediana, ha trovato posto in cabina di regia: «Sono contento, questo ruolo mi piace – ha ammesso – adesso gioco con la testa e questo può essere un punto di forza. Ho certamente più esperienza rispetto al periodo in cui giocavo in Germania e sono soddisfatto dei miei progressi». Jajalo, comunque, sa di avere ancora ampi margini di miglioramento: «Posso migliorare in tutto, per un giocatore non esiste la perfezione. Io devo continuare così e allenarmi sempre al massimo. I compagni che mi hanno sorpreso di più? Vazquez e Dybala sono due giocatori fortissimi e abbiamo visto che sanno fare la differenza».