Voleva che gli lasciasse il posto alla cassa. Ma l'uomo di origini tunisine, in fila per pagare, non glielo ha ceduto. Così Paolo Iozzia, 40 anni, ha iniziato a urlargli contro e, all'uscita dal negozio, ha preso a calci e pugni lui e il figlio, intervenuto nel frattempo. A quel punto Iozzia ha preso dalla tasca un pugnale
Ispica, aggredisce due uomini con un coltello Non volevano farlo passare avanti alla cassa
Lo ha accoltellato perché non voleva lasciargli il posto alla cassa. È successo a Ispica, nel Ragusano, nel tardo pomeriggio di ieri. Un uomo di origini tunisine faceva la fila alla cassa di un esercizio commerciale quando Paolo Iozzia, ispicese di 40 anni, ha preteso di saltare il turno passando avanti. Sentendo il rifiuto, Iozzia ha iniziato a inveire ad alta voce contro il tunisino. Ma la lite non si è fermata all’interno del negozio: uscito per strada, l’ispicese ha iniziato a prendere a calci e pugni l’uomo. Finché, con l’intervento del figlio di quest’ultimo – rimasto fuori ad attendere il padre -, ha tirato fuori dalla tasca un coltello, lo ha ferito al braccio ed è scappato.
Ci è voluto poco affinché i carabinieri di Ispica rintracciassero Iozzia e provassero a fermarlo. Ma l’aggressore non ne voleva sapere di essere arrestato, così ha iniziato a colpire i militari, lanciando loro tutti gli oggetti che gli capitavano a tiro. A seguito del fermo, per Paolo Iozzia sono stati disposti gli arresti domiciliari con le accuse di lesioni personali aggravate, minaccia, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, e porto d’armi atte a offendere.
I due tunisini, nel frattempo, sono stati trasportati all’ospedale Maggiore di Modica. Per ferite e contusioni la prognosi è di venti giorni per il figlio e dieci giorni per il padre.