Irsap, sul ‘siluramento’ di Cicero l’ira di Pino Apprendi

Sulla nomina di Luciana Giammanco a commissario dell’Irsap, l’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive, interviene il parlamentare regionale del Pd, Pino Apprendi.

“La nomina di un nuovo commissario all’Irsap – dice Apprendi – è l’estremo gesto di chi, nel fuggire, via brucia i pozzi. Un gesto scellerato che trova giustificazione nel volere delegittimare Alfonso Cicero, dirigente e attuale commissario che ha avuto il coraggio di fare emergere gravi situazioni di pessima amministrazione”.

Ricordiamo che era stato la stessa giunta Lombardo, qualche mese fa, a nominare Alfonso Cicero ai vertici dell’Irsap, l’organismo che ha sostituito i vecchi Consorzi per le aree di sviluppo industriale della Sicilia (Asi). Nomina voluta dall’assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi, vicino alla Confindustria regionale di Antonello Montante e di Ivan Lo Bello; ma anche vicino al Pd di Giuseppe Lumia.

Con la mossa del Governo regionale – adottata nel corso di una riunione di giunta, in assenza dell’assessore Venturi – vengono, di fatto, azzerate le nomine dell’organo amministrativo del’Irsap volute dallo stesso assessore venturi, peraltro ancora in carica.

Venturi aveva nominato i cinque componenti del consiglio di amministrazione dell’Irsap. Alla presidenza era stato designato il già citato, Alfonso Cicero, segretario particolare dello stesso Venturi e commissario straordinario delle Asi di Agrigento, Enna e Caltanissetta. Gli altri amministratori nominati erano Pippo Greco, capo della segreteria politica del presidente Lombardo, Riccardo Garimberti, Filippo Ribisi e il presidente di Confindustria Palermo, Alessandro Albanese. 

Con la nomina del commissario Luciana Giammanco, come già accennato, tutte le nomine dell’assessore Venturi vengono azzerate. 

Apprendi ricorda anche che il Governo – del quale sembrerebbe che il Pd non farebbe più parte – ha anche sostituito il commissario Crias (la Cassa regionale per il credito agli artigiani). Il tutto “con perfetto tempismo di sciacallaggio politico, tentando di smontare una riforma che lo stesso Raffaele Lombardo non aveva esitato a definire epocale”.

Il riferimento è all’abolizione dei Consorzi Asi, in realtà voluto più da Venturi e da Confindustria Sicilia che da Lombardo  (lo stesso Lombardo, con la sponda di Sala d’Ercole, per la cronaca, aveva bloccato in un primo la riforma dei Consorzi Asi, riforma poi approvata solo dopo il ‘salvataggio’ di alcune ‘strutture’ clientelari delle Aree di sviluppo industriale, a cominciare dai superdirigenti con indennità equiparate a quelle dei dirigenti generali della Regione).

“Continuate con questo gioco – conclude Apprendi – continuate a farvi le vostre nomine, siete ubriachi di voi stessi. Nemmeno la peggiore Democrazia cristiana ha fatto peggio di voi a chiusura di legislatura. Lo sfregio non è fatto a Marco Venturi, persona onesta, corretta e irreprensibile, ma ai siciliani che hanno creduto nel cambiamento”.

Sulla liquidazione e dei Consorzi Asi interviene anche la Cgil siciliana che parla di “colpo di mano” della giunta regionale  “dal sapore pre-elettorale”. Il governo, sottolinea in una nota la Cgil Funzione pubblica della Sicilia, “ha deciso infatti di commissariare i ‘commissari’, ovvero i componenti del consiglio di amministrazione del neo costituito Irsap”.

La Cgil Sicilia chiede “un incontro urgentissimo al vice presidente della Regione, Massimo Russo, e con e l’assessore al ramo, Marco Venturi, “per valutare i termini della questione e per conoscere quali sono le prospettive di questi Enti disciolti e quale ruolo si intenda dare al neo costituito Irsap”.

“Non possiamo assistere impassibili a questo gioco delle parti – dichiara Enzo Abbinanti della segreteria regionale – occorre avere chiarezza su quanto sta avvenendo in questo settore strategico per l’economia dell’Isola”.

Per la Cgil Sicilia, “la tanto decantata riforma, che fino ad oggi ha proceduto a passi lentissimi ed incerti, stenta a decollare e anzi c’è il rischio di pesanti ricadute sul sistema delle imprese siciliane insediate nelle aree industriali e sui lavoratori degli enti disciolti”. Di fatto, aggiunge il sindacato, “ad oggi gli unici ad essere stati ‘liquidati’ sono i componenti del consiglio di amministrazione dell’Irsap designati nei mesi scorsi dall’assessore Venturi mentre la scelta di nominare un commissario straordinario conferma il fallimento del governo Lombardo nel campo delle riforme annunciate e mai attuate”.


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