Irsap, si è dimessa Luciana Giammanco

Luciana Giammanco (nella foto a destra) si è dimessa dall’incarico di commissario straordinario dell’Irsap. E lo ha fatto con una lettera indirizzata ai vertici dell’assessorato alle Attività produttive e dello stesso Irsap e a tutti i Consorzi Asi in liquidazione.

Nominata dall’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, Luciana Giammanco ha dovuto affrontare una situazione molto difficile. Intanto la sua nomina, avvenuta dopo il 4 agosto e dunque verosimilmente illegittima, stando a un parere espresso dal Consiglio di giustizia amministrativa (Cga).

E’ noto che nella metà dello scorso luglio, per fermare l’ex presidente della Regione, che sfornava nomine una dietro l’altra, l’Ars ha approvato – caso unico nella storia dell’Autonomia – una legge blocca-nomine. In questa legge è incappata anche la dottoressa Giammanco, nominata dal Governo Lombardo dopo il 4 agosto, data in cui è entrata in vigore la legge blocca-nomine.

La dottoressa Giammanco è stata nominata all’Irsap, sigla che sta per Istituto regionale per le attività produttive, organismo che, stando alla riforma del settore, ha sostituito i Consorzi per le aree di sviluppo industriale della Sicilia, che sono stati posti in liquidazione.

La confusione generata dalla giunta Lombardo ha reso ingovernabile l’Irsap e, a cascata, i Consorzi Asi. Tanto che, da mesi, i dipendenti delle stesse Asi dell’Isola sono senza stipendio.

Tutto questo è avvenuto perché l’ex presidente della Regione, Lombardo, ha creato non pochi problemi all’ex assessore alle Attività produttive, Marco Venturi, ostacolando l’azione di riforma che lo stesso assessora stava portando avanti, anche contro personaggi legati alla mafia.

Lombardo è riuscito, negli ultimi due mesi di Governo, a bloccare l’azione di Venturi, che infatti ha rassegnato le dimissioni.

L’ex presidente della Regione, però, ha fatto un mezzo buco nell’acqua, anche se le conseguenze delle sue scelte sbagliate hanno creato problemi al personale degli ex Consorzi Asi. La nomina della dottoressa Giammanco, di fatto, era illegittima. Cosa, questa, che ha complicato la gestione dell’o stesso Istituto per le attività produttive. Per non parlare delle polemiche roventi esplose in ordine alla costituzione in giudizio.

Insomma, una brutta pagina dell’amministrazione Lombardo. Che si conclude con le dimissioni della stessa Luciana Giammanco.

 


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