Irsap, la replica di Luciana Giammanco sulla mancata costituzione in giudizio contro una impresa in odor di mafia

Dal legale di Luciana Giammanco, Commissario Straordinario IRSAP, riceviamo e pubblichiamo una nota in merito agli articoli (che riportiamo in allegato in fondo alla pagina) sulla mancata costituzione in giudizio dell’Istituto contro una impresa considerata vicina alla mafia.

“In relazione agli articoli “Mafia, macché sbadati questi dirigenti regionali”, “IRSAP, il giallo della nomina del dirigente generale”, “La mafia, l’IRSAP e l’ASI di Agrigento” e “Sulla mafia i vertici IRSAP fanno finta di non vedere”, pubblicati su LinkSicilia- Giornale on line rispettivamente nei giorni 23, 20, 19 e 18 ottobre uu.ss., ripresi da AGI- Agenzia Giornalistica Italia (“ASI Agrigento: Ricorsi Imprese, IRSAP non si costituisce al TAR” del 22.10.2012), dal quotidiano La Repubblica del 24.10.2012 (“Imprese in odor di mafia l’IRSAP rinunca al ricorso”), nonché dall’ANSA del 24.10.2012 (“Mafia: Venturi “l’IRSAP non si costituisce in giudizio davanti al TAR”), nell’interesse della Dott.ssa Luciana Giammanco, che sottoscrive per asseverazione, si precisa quanto segue.

La Dott.ssa Luciana Giammanco, nella rivestita qualità di Commissario Straordinario IRSAP, nominata con DPR n. 552 del 03 Sett 2012, disconosce qualsivoglia fondatezza a quanto addotto circa presunte irregolarità relative al suo operato.

In particolare, per quanto attiene alle censure riguardanti la omessa costituzione in giudizio nel procedimento amministrativo relativo alla chiesta sospensiva di revoca di concessione lotto all’Italcop del Comune di Favara; ancora, la presunta nomina dell’Avv. Franco Gallo quale consulente legale per l’Ufficio di Agrigento, guidato dall’Ing. Piero Re; nonché la travagliata vicenda relativa alla contrattualizzazione della posizione del Dirigente Salvatore Pirrone.

L’attuale Ufficio del Commissario- che allo stato non ha ancora ricevuto le previste consegne dal Commissario uscente- già con provvedimento prot. n. 57 del 28.09.2012 aveva confermato che “al fine di assicurare la continuità delle attvità gestionali degli uffici periferici… nelle more dell’approvazione dello statuto, della pianta organica e della normativa regolamentare prevista dalla legge istitutiva dell’IRSAP, il personale dei soppressi consorzi ASI della Sicilia, resta impegnato nello svolgimento delle attività di liquidazione a contabilità separata presso ciascun ufficio periferico nonché di quelle già previste dalla legge regionale n. 1 del 04.01.1984…”.

Con ulteriore e specifico atto di indirizzo prot. n. 92 del 09.10.2012, l’Ufficio del Commissario, in persona della Dott.ssa Giammanco, aveva invitato i Dirigenti dei Consorzi in liquidazione- gestione separata IRSAP alla comunicazione, previa istruttoria e dettagliata relazione, di controversie per le quali si ponesse la necessità o l’opportunità di costituzione in giudizio.

Specificamente, in ordine alla vicenda che riguarda la Italcop, precisa l’Ufficio di non avere ricevuto alcuna comunicazione da parte del preposto Dirigente in relazione alla pendenza del giudizio innanzi al TAR, né in generale né con riferimento alla sospensiva del provvedimento chiesta dall’ITALCOP.

Analoga considerazione vale per la vicenda relativa alla GALVANO srl di Agrigento, impresa che avrebbe adìto, con esito favorevole, il TAR, ottenendo la chiesta sospensiva avverso provvedimento di revoca di lotto industriale.

Conseguentemente, in assenza di consegne da parte del Commissario uscente e di segnalazione da parte del Dirigente interessato, l’Ufficio oggi guidato dalla Dott.ssa Luciana Giammanco non è stato posto in grado di perseguire le pur condivise finalità preventive e cautelari di revoca della concessione dei predetti lotti industriali, omettendo incolpevolmente di costituirsi nei termini di legge.

Altra grave imprecisione concerne la presunta autorizzazione conferita al Responsabile Coordinatore Ing. Piero Re alla nomina dell’Avv. Franco Gallo, del Consorzio ASI di Gela, quale consulente legale per l’Ufficio di Agrigento.

La Dott.ssa Luciana Giammanco non era stata informata dell’iniziativa assunta dall’Ing. Piero Re e, pertanto, non era stata posta in grado neanche di esprimersi preliminarmente in ordine alla opportunità o meno di avvalersi del contributo dell’Avv. Franco Gallo.

Né sussistono successivi atti e/o delibere dell’Ufficio del Commissario IRSAP ad avallo dell’operato dell’Ing. Re.

Quanto, infine, alla contrattualizzazione della posizione dell’Ing. Salvatore Pirrone, nominato con DPR 556 del 13/09/2012, si dà atto che l’immissione in servizio dello stesso è stata effettivamente disposta soltanto in seguito alla costituzione della cassa dell’IRSAP e la verifica della disponibilità finanziaria per la stipula del relativo contratto. Quindi, dal 17.10.2012.

Tanto si contesta e doverosamente si precisa, con ferma richiesta di rettifica- nei termini esposti- di quanto erroneamente pubblicato nei citati articoli e notizie di redazione, con integrale pubblicazione della presente, ai sensi della Legge n. 47/1948 (Disposizioni sulla stampa) e della Carta dei doveri del Giornalista, approvata l’8 luglio 1993 dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti e dalla Federazione Nazionale della Stampa.

Rappresentiamo che, in mancanza di tempestivo riscontro ovvero in caso di reiterazione di notizie infondate ed ingiustamente lesive dell’onorabilità e del decoro- personale e professionale- della Dott.ssa Luciana Giammanco (personalmente, nella qualità e per l’Ufficio ricoperto), è stato conferito mandato ad agire presso le competenti sedi legali, civili e penali, a tutela e difesa dei diritti e degli interessi che si dovessero ritenere violati”.

     Distinti Saluti
Dott.ssa Luciana Giammanco

Avv. Salvino Pantuso

Mafia, macché sbadati, questi dirigenti regionali!

Sulla mafia i vertici Irsap fanno finta di non vedere…


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