Ipab, dalla Regione trattamenti diversi per casi uguali «Gli uffici hanno adottato un criterio clientelare»

Danno erariale o abuso d’ufficio. Potrebbero essere questi i due scenari – entrambi non desiderabili – entro i quali, negli ultimi anni, si sarebbe mossa l’attività del Servizio/7 Ipab del Dipartimento della famiglia e delle politiche sociali della Regione. L’accusa arriva dai deputati regionali Angela Foti (Movimento 5 Stelle) e Marco Forzese (Democratici riformisti per la Sicilia), che stamani hanno indetto una conferenza stampa congiunta nei locali dell’Ars di Catania per rendere noti i risultati emersi a seguito dell’esame dei «bilanci di previsione e dei piani di risanamento economico finanziari» presentati dagli istituti di pubblici di assistenza e beneficenza negli ultimi cinque anni e approvati dagli uffici regionali. 

Un’ispezione che avrebbe fatto emergere evidenti disparità di trattamento: «Non sono pochi i casi in cui gli uffici sembrerebbero aver trattato in maniera differente situazioni simili se non uguali – ha dichiarato Foti –. Non si capisce l’origine di tali scelte, al punto che non è da escludere la possibilità che il Servizio/7 abbia potuto creare un danno erariale alle casse pubbliche, concedendo ad alcuni benefici negati ad altri, o si sia reso protagonista di abuso d’ufficio interpretando le norme per venire incontro alle specifiche esigenze di alcuni enti». 

Tra gli Ipab che avrebbero subito l’inspiegabile ostruzionismo c’è anche l’Oasi Cristo Re di Acireale, che da più di un anno si trova a dover fare i conti con una situazione critica: all’impossibilità di pagare i dipendenti (che vantano un credito di più di quindici mensilità, ndr) si è aggiunta negli ultimi mesi la bocciatura da parte del Servizio/7 del bilancio previsionale 2014 nonché del piano di rientro proposto dal commissario straordinario dell’istituto, Giampiero Panvini. 

Un diniego che però, stando alle ispezioni compiute dai deputati regionali, è difficile spiegare: «Si è arrivati alla conclusione – si legge nell’interrogazione del gruppo parlamentare pentastellato rivolta alla giunta Crocetta – che vi sia stata una grave discriminazione poiché non vi è stata uniformità di giudizio né sui piani di risanamento né sui documenti di bilancio previsionale». 

Nello specifico, gli uffici avrebbero in alcuni casi approvato piani di risanamento con durata decennale e autorizzato l’iscrizione in bilancio di somme maggiori, a titolo di contributo come previsto dall’ex legge regionale 71/82, rispetto a quanto in realtà veniva trasferito nelle casse degli enti. Possibilità non concesse all’Oasi Cristo Re, nei confronti del quale è stato imposta la redazione di un piano di rientro, una soluzione che a detta dei vertici dell’istituto significherebbe dare il là a una vera e propria «macelleria sociale». «Da parte nostra abbiamo deciso di rivolgerci al Tar – ha spiegato Panvini –. Come immaginavamo, gli uffici della Regione hanno operato in una maniera quantomeno strana». 

Principale destinataria delle accuse è la dirigente del Servizio/7, Gabriella Garifo, la quale già a fine gennaio aveva predisposto la restituzione all’Ipab acese del bilancio, in attesa di un parere da parte della Corte dei conti sul piano di risanamento. Una richiesta giudicata «inusuale» da Foti, la quale a nome del proprio gruppo parlamentare invita il governo regionale a «prendere congrui provvedimenti disciplinari», compresa la rimozione dall’incarico. Dello stesso avviso, Forzese, che a sua volta ha prodotto un’interrogazione rivolta al presidente della Regione, Rosario Crocetta, e alll’assessore alla Famiglia, Bruno Caruso, specificando che se ciò che è emerso dall’accesso agli atti fosse vero, «significherebbe che la Regione adotta un criterio clientelare» palesando un «gravissimo abuso di potere da segnalare alla Procura della repubblica».  «Nella burocrazia siciliana – ha dichiarato Forzese – con questo governo si sono creati centri di potere ancora più arroccati rispetto a quanto succedeva in passato». 

A non escludere l’ipotesi di presentare un esposto alla magistratura su quanto accaduto nella gestione degli Ipab siciliani è la stessa Foti: «Personalmente – ha commentato l’onorevole – è una possibilità che mi riservo di utilizzare». In attesa che venga fatta maggiore chiarezza sulle attività del Servizio/7, il futuro per gli enti di assistenza e beneficienza non può prescindere da quella riforma che gli Ipab siciliani attendono da troppo tempo: «Abbiamo una nostra proposta – ha sottolineato Foti –. Bisogna fare in modo di favorire il dialogo tra Ipab e altri enti che si occupano di assistenza, consentendo ai primi di avere maggiore peso nei piani di zona e lavorare sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare in dotazione degli istituti. Ma l’obiettivo deve essere quello di trovare risorse per migliorare i servizi alla persona».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]