E' iniziata la quindicesima edizione del prestigioso WorldMun. E questa è la volta di Pechino. Mille studenti al lavoro dal 28 al 31 Marzo
Inviati speciali
A poco più di due anni dall’apertura della XXVI edizione dei Giochi Olimpici, Pechino viene indicata come la sede di destinazione di un progetto relativamente giovane, e di notevole richiamo: WorldMUN (World Model of United Nations, iniziativa promossa da Harvard nel 1991). Si tratta della simulazione dell’attività di diciotto differenti commissioni delle Nazioni Unite e di alcune delle principali organizzazioni non governative, forum internazionale con il quale studenti di tutto il mondo hanno la possibilità di discutere temi di carattere politico e diplomatico.
Se davvero esistono circostanze in cui è inevitabile assaporare fino in fondo l’elementare constatazione della propria presenza lattuale World Model of United Nations rappresenta una di esse. Un migliaio di studenti provenienti da cinquanta Paesi sono qui per dimostrarlo. Ed è fantastico. Lestremo distacco con cui vengono analizzate le cose con il senno di poi, quando non palesemente in terza persona, non renderebbe affatto giustizia ad unesperienza che vede nellagonismo politically correct come in un sincero entusiasmo fra gli indiscussi protagonisti di una prova che misura attitudini dialettiche individuali. E presenza di spirito. Quella di dovere arringare un pubblico più o meno ampio costituisce una prospettiva paralizzante per la maggior parte delle persone, e non fanno eccezione naturalmente neanche gli UN delegates designati per la simulazione. Se non altro in parte. O le sessions rischierebbero di svolgersi in un religioso silenzio.
L’elemento della competizione è molto forte, e va acquistando velocemente ulteriore mordente, ma l’ipotesi di vedere balenare armi bianche rimane improbabile. E’ l’arte della diplomazia. E pare che funzioni.