L'assessore regionale alle Infrastrutture, questa mattina, non è andato sull'autostrada Palermo-Catania. Dal capoluogo peloritano ha replicato alle critiche del viceministro Giancarlo Cancelleri. «Viadotto riaperto grazie alla mia sfida nei confronti di Anas»
Infrastrutture, Falcone a Messina per chiedere il ponte «Viadotto Himera? Ci sono 61 cantieri dormienti sull’A19»
Per un viadotto che con alcuni anni di ritardo si riapre, uno che da decenni viene immaginato e chissà se mai sarà realizzato. La disputa a distanza tra governo nazionale e regionale sulle infrastrutture in Sicilia è andata in scena questa mattina tra l’A19 e Messina. Nel primo caso sono stati la ministra Paola De Micheli e il viceministro Giancarlo Cancelleri a inaugurare la riapertura del viadotto Himera, ceduto cinque anni fa in seguito a una frana. Da parte del M5s non sono mancate le critiche al governo Musumeci, che ha preferito non presenziare a un evento che, a detta dello stesso presidente, sarebbe tutto fuorché da festeggiare.
Falcone, invece, è intervenuto con un messaggio video dal capoluogo peloritano. «Siamo a Messina per chiedere con forza il finanziamento e la realizzazione del ponte sullo Stretto, una infrastruttura strategica che può rappresentare una prospettiva per i prossimi venti, trenta, quarant’anni non solo della Sicilia e della Calabria ma anche dell’intero Paese», ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture. Falcone ha poi replicato alle parole di Cancelleri che ha definito stucchevole la decisione dell’assessore regionale di presentare formalmente le dimissioni. «Il ponte Himera viene aperto grazie a una sfida che ho lanciato nei confronti dell’Anas e del governo nazionale. Ho detto che se avessero aperto al traffico mi sarei dimesso e così ho fatto – ha ribattuto Falcone -. Ho presentato le mie dimissioni per una sua valutazione».
L’assessore ne ha anche per Anas, la società che si occupa della gestione delle statali e dell’autostrada Palermo-Catania. «Se qualcuno vuole mistificare i fatti ha sbagliato di grosso: i grillini e il governo Conte devono dire cosa vogliono fare degli altri 61 cantieri dormienti sulla Palermo-Catania, dell’Agrigento-Caltanissetta o della Agrigento-Palermo», ha concluso.