Da domani e fino al 31 maggio oltre 20 appuntamenti nel centro storico, alla ricerca di quella che monsignor Lorefice definisce «la via della bellezza». L'iniziativa vede la collaborazione tra arcidiocesi, Comune e università. Cusumano: «Siamo già proiettati nel 2019»
In Visibilia, per scoprire le chiese di Palermo «Vogliamo osare la via dell’estetica teologica»
Oltre 20 appuntamenti tra incontri, concerti, spettacoli teatrali, momenti di preghiera per un intero mese di eventi. Si chiama ‘In Visibilia, parole, immagini e suoni del sacro’, la manifestazione in programma dal 4 al 31 maggio, dalle 16 alle 20 ogni venerdì, sabato e domenica, nel centro storico di Palermo. I luoghi che scandiscono questo itinerario di conoscenza sono fra i più preziosi di Palermo, che adesso la diocesi vuole consegnare alla città per una più completa fruizione: Casa professa, le chiese di Santa Caterina, di Santa Teresa la Kalsa e della Concezione, del SS. Salvatore, gli oratori di San Domenico, Santa Cita, Santa Caterina d’Alessandria e San Mercurio, la Cappella del Rosario di San Mamiliano e, inoltre, il Politeama e il palazzo Villafranca in piazza Bologni.
«A Palermo si trova una via della bellezza – ha detto monsignor Lorefice – che è capace di attivare il cuore attraverso gli occhi. Anzi capace di attivare gli occhi del cuore attraverso quello che percepiamo con l’organo della vista. Vogliamo aiutare i palermitani e i turisti a ritrovare l’invisibile che è altrettanto concreto, vero e arricchente umanamente e spiritualmente e che può essere visto e contemplato con gli occhi del cuore, la Via Pulcritudinis. Vogliamo osare una via dell’estetica teologica attraverso l’arte sacra di Palermo, perché chi vi approda possa esser aiutato a riscoprire l’insita chiamata alla bellezza che porta ogni uomo». Nelle chiese i cicli di affreschi, le pale d’altare, gli elementi decorativi e le statue sono vere e proprie pagine teologiche. Saperli leggere, decifrarne il valore simbolico e la complessa iconologia, è fondamentale per comprenderli appieno.
Un appuntamento dedicato alla parole, alle immagini e ai suoni del sacro, realizzato dall’arcidiocesi in collaborazione con il Dams dell’Università di Palermo, la Fondazione Teatro Biondo, l’Accademia di Belle Arti e il Conservatorio di Palermo e inserita in ‘Palermo Capitale italiana della cultura 2018’. A presentare questa mattina il ricco calendario di eventi è stato lo stesso arcivescovo, monsignor Corrado Lorefice, alla presenza del direttore dell’ufficio Beni culturali dell’arcidiocesi, don Giuseppe Bucaro, e dell’assessore alla Cultura del Comune di Palermo, Andrea Cusumano.
«E’ importante la sinergia e la collaborazione tra l’arcidiocesi, il Comune e le altre istituzioni – ha detto Cusumano – che in questo anno di Palermo Capitale della cultura ci consente di muoverci insieme come città che già si proietta nel 2019 con altre iniziative di notevole spessore». In Visibilia si propone come un vero e proprio viaggio fra percezione e comprensione delle parole, delle immagini e dei suoni del sacro, un percorso di approfondimento del ‘testo’ rappresentato dall’insieme di questi tre elementi, che si fondono negli spazi liturgici e nei conventi svelandone il patrimonio di spiritualità e di preghiera custodito in ciascuno di essi.
«Stiamo realizzando – anticipa don Giuseppe Bucaro – una serie di manifestazioni, anche in coincidenza con Palermo Capitale italiana della cultura, fra queste una grande mostra su santa Rosalia e la peste in collaborazione con l’assessorato regionale dei Beni culturali, la Fondazione Federico II e la Soprintendenza di Palermo. Il 28 settembre, in collaborazione con l’Università di Palermo, ci sarà una mostra degli ori e argenti dei monasteri, che sarà inaugurata dal cardinale Gianfranco Ravasi».