In piazza un sit-in per le persone diversamente abili «Vogliamo essere noi a decidere del nostro futuro»

«Dobbiamo vivere oggi la nostra vita e dobbiamo viverla bene, in maniera dignitosa». Lo ripete più volte Salvatore Mirabella, presidente di Come Ginestre Onlus, nel corso del sit-in in carrozzella che stamattina ha riunito in piazza Università diverse associazioni catanesi. In piazza l’Unione ciechi, l’opera diocesana assistenza, il Consorzio siciliano di riabilitazione, l’associazione Geshan, Auspica onlus, Il Piccolo principe, l’associazione 20 Novembre 1989, confcooperative, l’associazione Punta al cuore, Il movimento spontaneo Diversamente superabili, la comunità di Sant’Egidio, Riabilitazione infantile, Il consorzio Catania al vertice, l’associazione All Sporting e il consorzio Sicilia sport al vertice.

«Non è un sit-in di protesta – chiarisce Mirabella a MeridioNews– ma serve a dimostrare la stanchezza fisica e psicologica dei disabili, che chiedono una vita normale, e a creare un forum permanente di cittadini e istituzioni per segnalare problemi e suggerire soluzioni». Adesso basta! è lo slogan della manifestazione, scelto dalle mamme dei tanti bambini con disabilità. Come Adriana Tomaselli, che fa parte dell’associazione 20 novembre 1989 ed è mamma di Damiano, 16 anni, autistico. «Per i nostri ragazzi c’è una totale mancanza di presa in carico da parte dell’Asp e delle istituzioni, dobbiamo pagarci le terapie dai privati perché quelle pubbliche sono insufficienti e siamo qui per protestare contro questo andazzo, che ci rende stanchi».  «Se le persone con la carrozzella devono venire qui non so fino a che punto dobbiamo arrivare – aggiunge – Questa gente ci toglie la dignità, ma dignità non ne hanno nemmeno loro, che dovrebbero interloquire con noi e mantenere le promesse che fanno».

Tasto dolente per molti genitori è il futuro. «Abbiamo ragazzi non autosufficienti e la nostra spada nel cuore è proprio il dopo di noi – dice Arianna, un’altra delle mamme in piazza -. Abbiamo vissuto mesi d’inferno perché hanno chiuso tutti i plessi scolastici negli istituti di riabilitazione, senza capire che le disabilità dei nostri bambini non hanno scadenze e il diritto all’istruzione non si tocca, soprattutto per chi vede la scuola come un’ancora di salvezza».

Tra i problemi all’ordine del giorno anche la mobilità, che rappresenta il primo livello di integrazione sociale delle persone con disabilità. «Dopo trent’anni la metropolitana di Catania è ancora off limits per noi, così come gli autobus che girano con tanto di logo» – racconta Francesco Falcone, 40 anni, pescatore subacqueo da due anni tetraplegico a causa di un’embolia che gli ha cambiato la vita. «Non abbiamo accesso alle poste, ai servizi pubblici, i marciapiedi sono senza scivole – racconta Falcone, che documenta tutto con il suo tablet – ho girato tutto il mondo e Catania è messa peggio del Senegal, ho moglie e un bambino e vivo con una pensione di 800 euro».

«Quello che vogliamo è difendere la nostra libertà, che fino a oggi è stata calpestata con falsi inganni, false promesse e chiacchiere – sottolinea Salvatore Mirabella – A livello regionale stiamo assistendo a una situazione che ha dell’incredibile, proprio ieri Pif, che ha sposato la nostra causa, ha deposto le armi dinnanzi all’inerzia di una Regione che dice tanto ma produce pochissimo». Ecco perché non si può più stare a guardare, ma bisogna puntare i riflettori su questa categoria, che chiede di stare al centro dell’agenda politica delle attività dell’amministrazione. «La politica non ha molta esperienza in tal senso, ma dovrebbe avere almeno l’umiltà di ascoltarci e venire incontro alle nostre esigenze». Dicono basta con fermezza e decisione e chiedono l’abbattimento di tutte le barriere. A cominciare da quelle culturali, già sufficienti secondo Mirabella «per dare un’opportunità alle persone con ridotta mobilità di vivere una vita libera come tutti e una speranza ai ragazzi e alle loro famiglie perché il futuro sia migliore di quanto lo sia stato fino a questo momento».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]