«Un’ottima vetrina per la nostra città, un luogo dove la cultura del tatuaggio sta crescendo in modo esponenziale». Questo rappresenta per il tatuatore catanese Marco Sciuto la prima Tattoo Convention etnea che si terrà al Palaghiaccio di Catania il 17 e il 18 settembre 2016. Un evento per il quale è prevista la partecipazione di artisti di fama internazionale, provenienti da tutto il mondo.
Tra gli ospiti Chad Koeplinger dall’America, Mutsuo dal Giappone, Joel Soos dalla Svezia, Claudia De Sabe da Londra e Patrick Guerrera e il siciliano Maurizio Megna. «Rispetto alle grandi città la nostra è ancora una piccola realtà – afferma Sciuto – ma la convention sarà occasione per fare rete e permettere alla scena locale di emergere e avere un ruolo nel circuito dei tatuaggi». Così la pensa anche Alessandro Scuto – piercer e titolare del negozio Mutazioni, attivo a Catania già dal 2000 – tra i promotori dell’iniziativa. «Non è facile organizzare un evento del genere – commenta – ma stiamo facendo del nostro meglio avendo tra l’altro un ottimo riscontro». Ad aver colpito Alessandro è soprattutto il cambiamento, avvenuto negli ultimi vent’anni, nel rapporto tra i catanesi e la cultura del tatuaggio.
Mentre ieri era «un fenomeno di nicchia e socialmente non accettato», oggi – anche per l’influenza di personaggi mondani e modelli offerti dai social network – «la diffusione di questa pratica è aumentata in modo smisurato, coinvolgendo una fascia d’età che va dai 18 ai 60 anni. Non è inusuale – aggiunge il tatuatore – che padre e figlia siano contemporaneamente nostri clienti». Insieme ad Alessandro l’anima della convention è rappresentata da Vincenzo – artista attivo da anni – dai ragazzi dell’agenzia pubblicitaria Scirocco e da Andrea Furci, tatuatore siciliano che da sette anni lavora al Seven Doors Tattoo di Londra. «Da anni avevo l’idea di organizzare un incontro del genere in Sicilia – racconta Andrea – stimolato soprattutto dalla velocità con cui si sta diffondendo il tatuaggio come fenomeno sociale».
«Sono tanti gli artisti siciliani che stanno emergendo al livello internazionale – continua Furci – considerate inoltre che molti cultori amano collezionare opere realizzate da professionisti provenienti da diverse parti del mondo». Catania, secondo le parole del tatuatore, aspettava da tempo un evento del genere. «In tantissimi ci seguono sui social e ci chiedono informazioni sugli ospiti che ci saranno». Certo che i professionisti del tatuaggio etnei daranno un’ottima prova della loro bravura, Andrea Furci conclude chiarendo l’obiettivo dell’evento. «L’idea è quella di valorizzare tutti gli artisti e gli appassionati che girano attorno a questo mondo per due giorni di tattoo, musica e divertimento».
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